Artista: Brian Eno Album: Nerve Net
Anno: 1992Tempo: 0:0-1
Nerve Net di Brian Eno: una recensione critica
Se sei un appassionato di musica, sicuramente avrai sentito parlare di Brian Eno. Questo artista inglese, noto soprattutto per le collaborazioni con i Talking Heads e i Roxy Music, è considerato uno dei più grandi innovatori della musica contemporanea. In questo articolo voglio concentrarmi sull'album Nerve Net, pubblicato da Eno nel 1992. Si tratta di un lavoro che ha ricevuto pareri controversi da parte del pubblico e della critica, ma che presenta comunque alcuni tratti interessanti che andrò ad approfondire.
Innanzitutto, parliamo del genere musicale di Nerve Net. Brian Eno ha sempre sperimentato con le più diverse sonorità e in questo album non fa eccezione. Si tratta di un mix di rock, ambient e pop, il che rende difficile classificarlo in un'unica categoria. L'album si apre con Fractal Zoom, un brano in cui si sente l'influenza della musica dance. Il ritmo incalzante e la batteria martellante sono intervallati da momenti di pausa elettronici che creano un'atmosfera evocativa e onirica.
Una delle canzoni più note di Nerve Net è Ali Click, che contiene alcuni elementi della world music e della musica africana. Il pezzo si apre con un basso pulsante che fa da contrappunto a un tappeto di suoni metallici e sintetici. Il testo è incentrato sui cambiamenti climatici e sulla speranza di poter ancora salvare il pianeta. Nonostante le lodevoli intenzioni, alcuni critici hanno giudicato la canzone troppo didascalica e poco originale.
Passiamo ora ad analizzare una canzone molto particolare di Nerve Net: Juju Space Jazz. Come suggerisce il titolo, si tratta di un brano dalle sonorità jazz, ma con un tocco di psichedelia che lo rende unico. Le percussioni tribali si accompagnano a un sax dal suono distorto e a un tappeto di sintetizzatori. La voce di Eno, quasi monocorde, contribuisce ad aumentare l'effetto ipnotico del pezzo. Nonostante gli elementi innovativi, tuttavia, l'atmosfera generale di Nerve Net è spesso malinconica e un po' oppressiva, anche a causa dei testi dai toni pessimisti.
Infine, non posso non menzionare la canzone-titolo dell'album, Nerve Net. Si tratta di un brano quasi completamente strumentale, in cui il sintetizzatore è il protagonista assoluto. La melodia si evolve lentamente, creando un'atmosfera di tensione e di mistero. Anche in questo caso, Brian Eno dimostra la sua maestria nell'utilizzo dei suoni e delle armonie.
In conclusione, Nerve Net di Brian Eno è un album che non può lasciare indifferenti. Con i suoi sperimentali accostamenti sonori e la sua atmosfera angosciante, rappresenta uno dei lavori più interessanti e innovativi dell'artista inglese. Tuttavia, alcune canzoni risultano un po' didascaliche e i testi possono risultare pesanti per chi non condivide il punto di vista ecologista di Eno. In ogni caso, se sei un amante della musica sperimentale, Nerve Net merita sicuramente un ascolto.
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