Artista: Coil Album: Black Antlers
Anno: 2004Tempo: 1:13:58
Una critica dell'album Black Antlers di Coil
Coil è un'artista che ha segnato il panorama della musica sperimentale in Europa. Black Antlers è uno dei suoi album più iconici, in cui si possono apprezzare le svariate contaminazioni che hanno fatto del gruppo un vero e proprio esempio di innovazione musicale. In questo articolo, parleremo del contesto in cui è nato questo capolavoro dell'arte contemporanea e daremo qualche spunto di riflessione sui temi e sulle melodie che lo compongono.
Iniziando dalla descrizione dell'artista, Coil è stato fondato da John Balance, l'ex cantante degli Psychic TV, e dal musicista elettronico britannico Peter Christopherson. Coil ha avuto un impatto significativo sulla cultura underground e i suoi lavori sono spesso classificati come musica sperimentale e industrial. Black Antlers è stato pubblicato nel 2004, ma è stato un progetto in cantiere per diversi anni prima di raggiungere il grande pubblico.
Il genere musicale di Coil è difficile da definire, ma si potrebbe dire che sia una miscela di musica elettronica, ambient e industriale. Black Antlers non fa eccezione: le canzoni utilizzano una vasta gamma di suoni e campionamenti che, insieme a testi oscuri e misteriosi, creano un'atmosfera cupa e visionaria. L'album contiene tracce come The Gimp e Sex With Sun Ra (Part One - Saturnalia), che rappresentano alcune delle performance più memorabili di Coil.
Il contesto in cui è nato Black Antlers è altrettanto interessante. Dopo la pubblicazione del celebre album Music to Play in the Dark nel 1999, Coil lavorò su diversi progetti, tra cui remix di canzoni di Nine Inch Nails e Tori Amos. Tuttavia, fu solo nel 2002 che il gruppo iniziò a lavorare seriamente su Black Antlers. Il primo demo venne registrato in un loft a Manhattan, New York, mentre il resto dell'album venne realizzato successivamente in Inghilterra.
Una delle tracce più famose dell'album è sicuramente A Cold Cell, una canzone cupa e riflessiva che si distingue per la voce di John Balance. La melodia rimane nella testa per molto tempo e il testo, che parla dell'esperienza dell'abbandono e dell'isolamento, è profondo e molto intenso. Un'altra canzone degna di nota è Amethyst Deceivers, una delle tracce più lunghe dell'album. La struttura è complessa e sembra evolversi e svilupparsi come un organismo vivente.
Per quanto riguarda le critiche all'album e all'artista, Coil è stato spesso etichettato come un gruppo troppo oscuro e pessimista, che ha creato un impatto negativo sul pubblico. Tuttavia, gli appassionati del genere apprezzano la sperimentazione e la creatività del gruppo. Su Black Antlers, molte delle tracce sono estremamente intense e non adatte a tutti i gusti, ma questo non significa che l'album sia meno significativo o importante per la cultura musicale.
In conclusione, Black Antlers è un album che rimane ancora oggi uno dei lavori più importanti di Coil. La sperimentazione e la creatività del gruppo hanno portato a un progetto unico, che ha avuto un impatto significativo sulla cultura musicale contemporanea. L'album è un mix di suoni, testi e atmosfere che creano una sensazione di mistero e sconfinamento nei limiti della sperimentazione e della creatività. Se cercate un'esperienza musicale intensa e molto personale, Black Antlers è sicuramente un album che dovreste ascoltare.
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