Swing
Le band ci dondolano con il loro ritmo andante, capitanati da intrapprendenti solisti che improvvisavano effervescenti motivi. Tensione e rilasssamento che rendono frizzante la ritmica e le sonoritá.Niente fa muovere una pista da ballo come le sincopi jazz della musica swing! Ritmi edificanti e testi divertenti rendono le canzoni swing un successo immediato con quasi tutte le folle. Il suono unico dello swing porta qualcosa di speciale ad ogni evento, riempiendo la stanza di energia e rendendo impossibile non iniziare a ondeggiare insieme al ritmo. Chi può resistere al fascino di quell'indimenticabile suono da big band? Lo swing è senza tempo e le sue varie incarnazioni porteranno sempre vita ed eccitazione a una festa!
2023-12-08
Dondolando da Kansas City, conquista il resto del mondo: lo Swing
Anni ‘20, Harlem, nord di Manhattan, New York City. Tra la 142ª strada e Lenox Avenue si trova il Cotton Club, la casa dello Swing. Questo locale notturno segnò la storia del Jazz, ospitando numerosi performer che parteciparono all’evoluzione del genere. “Il Duca” Duke Ellington e la sua orchestra recitarono il ruolo di “house band” del Cotton Club, accontentando la richiesta di novità musicali formulata dai proprietari.
Lo Swing si sviluppa sull’asse New York - Kansas City. Nella capitale del Missouri la star era “Il Conte”, Count Basie. Questi due geni neri del panorama musicale americano si esibivano regolarmente in club in cui l’accesso alle persone della loro stessa etnia non era consentito. Era l’era del proibizionismo e della grande crisi, lo Swing nacque proprio per regalare quella spensieratezza di cui il pubblico aveva bisogno.
Il ritmo “dondolante” (da cui deriva il termine “Swing”) di questi brani dinamici iniziò a far ballare l’America; più avanti nel tempo presero spunto da queste sonorità il Boogie Woogie e il Rock and Roll.
Le “Big Band” movimentavano le sale da ballo; queste formazioni erano composte da una varietà incredibile di strumenti e musicisti: batteria, contrabasso, chitarra, pianoforte e strumenti a fiato. Grazie agli show di Count Basie e Duke Ellington, lo Swing era il genere più in voga in tutti gli Stati Uniti, anche perché col passare degli anni salirono alla ribalta numerosi musicisti bianchi.
I pezzi Swing andavano in onda su tutte le radio giorno e notte, il cast dei protagonisti si allargò vistosamente: “Il Re” Benny Goodman, Jimmy e Tommy Dorsey, Fletcher Henderson, Woody Herman, Artie Shaw e Glenn Miller. Il successo dei “bianchi” dello Swing coincide con l’approdo ad Hollywood della musica Jazz. Finì l’era del cinema muto e le case cinematografiche sfruttarono il momento investendo su film a tema musicale, finirono con l’ingaggiare intere orchestre e talentuosi ballerini. Chi non ricorda Fred Astaire e Ginger Roger ballare i grandi classici dello Swing?
Lo Swing si sviluppa sull’asse New York - Kansas City. Nella capitale del Missouri la star era “Il Conte”, Count Basie. Questi due geni neri del panorama musicale americano si esibivano regolarmente in club in cui l’accesso alle persone della loro stessa etnia non era consentito. Era l’era del proibizionismo e della grande crisi, lo Swing nacque proprio per regalare quella spensieratezza di cui il pubblico aveva bisogno.
Il ritmo “dondolante” (da cui deriva il termine “Swing”) di questi brani dinamici iniziò a far ballare l’America; più avanti nel tempo presero spunto da queste sonorità il Boogie Woogie e il Rock and Roll.
Le “Big Band” movimentavano le sale da ballo; queste formazioni erano composte da una varietà incredibile di strumenti e musicisti: batteria, contrabasso, chitarra, pianoforte e strumenti a fiato. Grazie agli show di Count Basie e Duke Ellington, lo Swing era il genere più in voga in tutti gli Stati Uniti, anche perché col passare degli anni salirono alla ribalta numerosi musicisti bianchi.
I pezzi Swing andavano in onda su tutte le radio giorno e notte, il cast dei protagonisti si allargò vistosamente: “Il Re” Benny Goodman, Jimmy e Tommy Dorsey, Fletcher Henderson, Woody Herman, Artie Shaw e Glenn Miller. Il successo dei “bianchi” dello Swing coincide con l’approdo ad Hollywood della musica Jazz. Finì l’era del cinema muto e le case cinematografiche sfruttarono il momento investendo su film a tema musicale, finirono con l’ingaggiare intere orchestre e talentuosi ballerini. Chi non ricorda Fred Astaire e Ginger Roger ballare i grandi classici dello Swing?
Tag: swing, jazz, new, york, ballare, improvvisazione
Lascia la tua opinione