Città alla periferia triste, un’autostrada che gradualmente muore in superstrada e poi rotonda di centri commerciali, la nostra Torino è come un giorno di pioggia con un buco in fondo, dal quale ogni tanto puoi far uscire qualche dito se ci infili il piede. Si parcheggia in un lungo sobborgo, che piano piano si trasforma in un bugnolo di vie che s’affacciano a qualche alpe lontana, cipressi lungo un viale toscano che guardano rotaie del tram. Camminando trovi bar antiquari lontanamente gitani, rovine romane e musei di
antichissimi gipsy. Nel suo esser terra contraddetta, tra pochi giorni, nel fine settimana del 6-8 novembre, la città ospita “
Artissima”, un’interessante fiera di arte contemporanea, e nei giorni dal 4 all’8 “
Paratissima”, altra fiera di design e fotografia. Per l’occasione pare che il
grigio si vesta di colori, anche se non perderà il suo vizio.