Artista: They Might Be Giants Album: Flood + Apollo 18
Anno: 2013Tempo: 0:0-1
They Might Be Giants: Una panoramica sull'album Flood + Apollo 18
They Might Be Giants è una band americana formata nel 1982 a Brooklyn, New York. Il gruppo è conosciuto per il loro stile di musica alternativa e per le loro intelligente e spesso divertenti liriche. Nel corso degli anni, They Might Be Giants hanno pubblicato diversi album, ma Flood e Apollo 18 sono sicuramente due dei loro progetti musicali più riusciti. Quindi, in questo articolo, esploreremo queste due opere e parleremo delle canzoni più significative e del contesto in cui sono nati.
Flood, il terzo album dei They Might Be Giants, è stato pubblicato nel 1990. Ha raggiunto la posizione numero 75 nella classifica degli album Billboard 200 ed è stato certificato platino dalla RIAA. Flood include alcune delle canzoni più famose della band, come Birdhouse In Your Soul e Istanbul (Not Constantinople). Quest'ultimo è una reinterpretazione di una vecchia canzone degli anni '50, che è diventata un successo radiofonico a metà degli anni '90. La canzone riflette l'ironia tipica delle canzoni dei They Might Be Giants con il suo testo apparentemente senza senso.
Apollo 18, il quarto album del gruppo, è stato pubblicato due anni dopo Flood, nel 1992. Anche Apollo 18 ha avuto un buon successo, raggiungendo la posizione numero 99 nella classifica degli album Billboard 200. L'album è composto da 38 brevi tracce, che includono sia canzoni complete che interludi strumentali. La canzone più famosa dell'album è Dinner Bell, che vede la partecipazione del sassofonista jazz John Linnell. Anche la canzone Fingertips, composta da 21 frammenti brevi e cacofonici, è diventata un cult. Questi frammenti erano stati inizialmente concepiti come esperimento per un singolo, ma il gruppo ha deciso di includerli in Apollo 18.
Il periodo in cui sono stati creati questi due album è stato particolarmente fertile per la band. Flood e Apollo 18 sono stati il risultato di un periodo di sperimentazione musicale che ha visto la band spostarsi dal loro stile di musica più minimalista a uno più articolato, con l'aggiunta di varie architetture strumentali. Questo cambiamento di approccio ha fatto crescere il loro pubblico e ha aumentato la loro popolarità.
In molti hanno elogiato They Might Be Giants per l'originalità e l'ironia tipici della loro musica. Tuttavia, non tutti hanno sempre considerato l'artista al meglio delle sue capacità. Alcuni hanno criticato la loro inclinazione a scrivere liriche strane e il loro eccessivo uso di strumenti elettronici. Ad ogni modo, la band ha mantenuto un seguito fedele e il loro successo è continuato ad aumentare negli anni, grazie alla loro capacità di creare canzoni orecchiabili e mai banali.
In conclusione, They Might Be Giants sono stati un gruppo unico e originale nella loro scena musicale. Flood e Apollo 18 sono due album che rappresentano bene la loro capacità di sperimentare e di creare musica divertente e di qualità. Alcune delle canzoni più famose degli They Might Be Giants sono state proprio incluse in questi due album, come Birdhouse In Your Soul e Istanbul (Not Constantinople). Quindi, se non l'avete già fatto, vi suggeriamo di ascoltare questi lavori e di farvi rapire dalla loro musicalità peculiare e dalle liriche veramente stralunate.
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