Artista: They Might Be Giants Album: Apollo 18
Anno: 1992Tempo: 43:19
They Might Be Giants - Il genio dietro Apollo 18
They Might Be Giants potrebbe non essere un nome familiare per molti, ma per gli appassionati di musica, la band non ha bisogno di presentazioni. Il gruppo statunitense è stato fondato nel 1982 e ha guadagnato una grande base di fan grazie alla loro musica eclettica e non convenzionale. I TMBG sono noti per la loro tecnica di scrittura delle canzoni molto particolare, che spaziano da suoni pop, rock alternativo, punk rock e influenze di musica folk e antica. Nel 1992, hanno pubblicato uno dei loro album più straordinari, Apollo 18, che ha ricevuto un grande successo commerciale e critiche positive.
Apollo 18 degli They Might Be Giants è stato pubblicato nel 1992 ed è stato il primo album degli anni '90 della band. L'album è stato intitolato in onore della missione Apollo 18 della NASA, che è stata cancellata prima del lancio. L'album è stato prodotto da Clive Langer e Alan Winstanley e presenta 19 tracce ben scritte che offrono una sfilza di stili musicali unici e interessanti. Il suono dell'album è stato descritto come un ibrido tra rock alternativo e musica pop, con arrangiamenti eclettici che utilizzano diversi strumenti e suoni elettronici.
Tra le canzoni dell'album, ci sono alcune che meritano sicuramente una menzione. Birdhouse In Your Soul è una delle tracce più famose dell'album, che è molto orecchiabile grazie alla sua melodia e ai suoi testi strani e inusuali. I PalindromeI è un'ottima traccia con una melodia ipnotizzante e un testo che si legge sia in avanti che all'indietro. Spider è un'altra traccia notevole che presenta un suono più cupo rispetto al resto dell'album. Mammal e My Evil Twin sono altre canzoni deliziose dell'album che mostrano la capacità dei TMBG di creare brani che racchiudono storie interessanti, suonare bene e continuare a intrattenere l'ascoltatore.
Il contesto in cui è stato creato Apollo 18 è anche un fattore importante da considerare. Nel 1992, gli They Might Be Giants stavano attraversando una fase difficile della loro carriera musicale, dopo il loro album Flood, che era stato pubblicato nel 1990, non era stato un successo commerciale. Ma Apollo 18 è riuscito a riscattare la band, con canzoni come Birdhouse In Your Soul che sono diventate immediate hit-radio nell'America degli anni '90. L'album è stato anche ben accolto dalla critica, con molte recensioni positive per la sua originalità e il suo stile musicale unico.
Detto ciò, ci sono anche alcune recensioni negative nell'ambiente musicale. Alcuni critici hanno giudicato l'album troppo eccentrico e fuori dai canoni delle tendenze musicali dell'epoca. Inoltre, alcuni hanno affermato che l'album ha suoni che si ripetono lasciando pochi spazi emotivi. Tuttavia, questi aspetti negativi sono stati attutiti dall'apprezzamento per il loro approccio sperimentale alla produzione musicale e dalla coerenza del suono dell'album.
In conclusione, Apollo 18 degli They Might Be Giants è un album notevole che ha guadagnato un posto speciale nella storia della musica pop. La musica degli They Might Be Giants non è facile da categorizzare, il che li rende unici e appassionanti per gli ascoltatori critici di musica. Apollo 18 è un album che racchiude una varietà di suoni e stili musicali e che dimostra l'abilità del gruppo nel creare canzoni che sono divertenti, orecchiabili e che lasciano una duratura impressione. Gli They Might Be Giants sono ancora attivi come band e continuano a creare musica stimolante che tiene alta la loro reputazione come innovatori del suono musicale.
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