Pizzica
Il morso di un ragno che taranta le giovani donne, e una musica popolare composta da violino e tamburello che le esorcizza, cerca col tuo vorticoso ballo di liberarle dal male. Le migliori canzoni di pizzica e taranta della tradizione musicale salentina.Il famoso stile musicale italiano noto come Pizzica è molto amato tra i locali italiani. Ha una melodia rimbalzante ed edificante che consente agli ascoltatori di toccare e ballare insieme. In Puglia, il ritmo tradizionale utilizzato quasi esclusivamente nelle bande di pizzica viene tamburellato dal vivo su un tamburello e poi accompagnato da campane sia per le percussioni che per il dramma. In Puglia – in particolare nel Salento – esistono due forme di pizzica: Etichettato come pizzico d'annata, questo genere è standardizzato in tutta Italia e chiamato Leprestellaform altrimenti indicato come Sono Adinelle che esprime malinconia pur avendo un ritmo ottimista. Gli amanti della pizzica notano che il folklore distinto lo rende relativamente facile da riconoscere con conseguente enorme rispetto e fan dedicati in tutto il mondo.
La Pizzica: Il Ritmo Caldo del Sud Italia
La Pizzica, una musica dal suono coinvolgente e caldo che ci fa ballare anche quando non ce lo aspettiamo. Questo genere musicale è originario del Salento e prende il nome dalla taranta, una pericolosa tarantola che una volta morsicava le persone. Si diceva che per curarsi dalla tossicità del suo morso fosse necessario ballare senza sosta finché il veleno non fosse completamente fuoriuscito dalla pelle. Da questa leggenda, nasce la tradizione di ballare la Pizzica, una danza frenetica e coinvolgente che prende vita grazie alla tarantella, strumento principale di questa musica.
La Pizzica ha conosciuto una nuova popolarità negli ultimi anni grazie alla sua capacità di far ballare e coinvolgere la gente. Si tratta di un tipo di musica originaria del sud Italia che attinge le sue radici dalla tradizione contadina del Salento. Oggi, la Pizzica viene suonata anche da gruppi moderni che mescolano suoni antichi e moderni, ma rimane un genere musicale che non ha perso il suo carattere folk.
Uno dei tratti distintivi della Pizzica è la presenza della tarantella, uno strumento a percussione a cornice che crea un forte ritmo, proprio come un tamburo. Accanto alla tarantella, la Pizzica utilizza altri strumenti come la chitarra, il mandolino, la fisarmonica, il flauto e il violino per creare suoni unici che prevalgono sulle melodie tipiche del folclore italiano. La velocità della musica e la presenza degli strumenti a corda sono elementi distintivi della Pizzica, aiutando a creare un sound unico e riconoscibile.
Tra le migliori canzoni di Pizzica, spiccano Lu Rusciu Nosciu dei Sud Sound System, Taranta di Eugenio Bennato e L'Orchestra di Piazza Vittorio di Enzo Avitabile. Tutte queste canzoni sono riuscite ad unire il suono antico con quello moderno, creando un'esperienza musicale coinvolgente per chiunque la ascolti.
Forse una delle poche critiche alla Pizzica è che è spesso considerata come una musica da ballo e non per il contenuto del testo. Frasi come spiccie lu rucu, noi sijn' i salentini (tradotto, tocca il tamburo, noi siamo i salentini) sono frequenti nelle canzoni di Pizzica, ma a volte non si capisce veramente di cosa parlino le canzoni. Tuttavia, ci sono molte canzoni che si ispirano alle tradizioni salentine e alla vita quotidiana della gente del posto.
In definitiva, la Pizzica è una musica avvolgente e coinvolgente che ha radici profonde nella cultura del Salento. La sua storia e le sue tradizioni sono così importanti che ogni anno, a Melpignano, viene organizzata la Notte della Taranta, un grande festival di musica e ballo che attira parlatori di tutte le parti del mondo. La Pizzica è una parte importante del patrimonio artistico e culturale dell'Italia meridionale e merita di essere ascoltata, ballata e apprezzata da tutti quanti.
La Pizzica: Il Ritmo Caldo del Sud Italia
La Pizzica, una musica dal suono coinvolgente e caldo che ci fa ballare anche quando non ce lo aspettiamo. Questo genere musicale è originario del Salento e prende il nome dalla taranta, una pericolosa tarantola che una volta morsicava le persone. Si diceva che per curarsi dalla tossicità del suo morso fosse necessario ballare senza sosta finché il veleno non fosse completamente fuoriuscito dalla pelle. Da questa leggenda, nasce la tradizione di ballare la Pizzica, una danza frenetica e coinvolgente che prende vita grazie alla tarantella, strumento principale di questa musica.
La Pizzica ha conosciuto una nuova popolarità negli ultimi anni grazie alla sua capacità di far ballare e coinvolgere la gente. Si tratta di un tipo di musica originaria del sud Italia che attinge le sue radici dalla tradizione contadina del Salento. Oggi, la Pizzica viene suonata anche da gruppi moderni che mescolano suoni antichi e moderni, ma rimane un genere musicale che non ha perso il suo carattere folk.
Uno dei tratti distintivi della Pizzica è la presenza della tarantella, uno strumento a percussione a cornice che crea un forte ritmo, proprio come un tamburo. Accanto alla tarantella, la Pizzica utilizza altri strumenti come la chitarra, il mandolino, la fisarmonica, il flauto e il violino per creare suoni unici che prevalgono sulle melodie tipiche del folclore italiano. La velocità della musica e la presenza degli strumenti a corda sono elementi distintivi della Pizzica, aiutando a creare un sound unico e riconoscibile.
Tra le migliori canzoni di Pizzica, spiccano Lu Rusciu Nosciu dei Sud Sound System, Taranta di Eugenio Bennato e L'Orchestra di Piazza Vittorio di Enzo Avitabile. Tutte queste canzoni sono riuscite ad unire il suono antico con quello moderno, creando un'esperienza musicale coinvolgente per chiunque la ascolti.
Forse una delle poche critiche alla Pizzica è che è spesso considerata come una musica da ballo e non per il contenuto del testo. Frasi come spiccie lu rucu, noi sijn' i salentini (tradotto, tocca il tamburo, noi siamo i salentini) sono frequenti nelle canzoni di Pizzica, ma a volte non si capisce veramente di cosa parlino le canzoni. Tuttavia, ci sono molte canzoni che si ispirano alle tradizioni salentine e alla vita quotidiana della gente del posto.
In definitiva, la Pizzica è una musica avvolgente e coinvolgente che ha radici profonde nella cultura del Salento. La sua storia e le sue tradizioni sono così importanti che ogni anno, a Melpignano, viene organizzata la Notte della Taranta, un grande festival di musica e ballo che attira parlatori di tutte le parti del mondo. La Pizzica è una parte importante del patrimonio artistico e culturale dell'Italia meridionale e merita di essere ascoltata, ballata e apprezzata da tutti quanti.
2023-05-24
Se ti morde uno scorpione, balla con noi fino al mattino
Era il 20 aprile 1797 quando la nobiltà tarantina offrì una serata da ballo al re Ferdinando IV di Borbone e la pizzica appariva per la prima volta in un documento scritto come “nobbilitata tarantella”, ma ancora più remote sono le sue origini. Originaria del Salento e legata alle pratiche terapeutiche della danza della taranta – attraverso questa, infatti, si scongiuravano gli effetti del morso del ragno o dello scorpione –, la pizzica è anche una danza popolare e ludica appartenente a quel gruppo di musiche e danze tradizionali denominate tarantelle, tipiche dell’Italia meridionale.
Gli strumenti musicali coinvolti nella pizzica sono parecchi: su una base di tamburello, utile a dare il ritmo, possono innestarsi zampogna, violino, mandolino, triangolo e altri sonagli rurali, castagnole e vari strumenti a fiato. Nell’età moderna, poi, si aggiunge all’elenco l’organetto, sostituito nel tempo dalla fisarmonica.
Pensando alla pizzica non si può non pensare ad uno sventolare di gonne e fazzoletti: se la prima infatti è un capo d’abbigliamento immancabile per la componente femminile, il fazzoletto era utilizzato anticamente sia per invitare il compagno scelto alla danza, ma anche per animare ulteriormente il ballo. Il ballo, infatti, si esegue a coppia ma, non trattandosi di una danza strettamente da corteggiamento, non è necessario che la coppia sia formata da individui di sesso opposto. In alcune tradizioni locali come quella di Ostuni, la danza tra due uomini può assumere il significato di una competizione in prestanza, creatività e agilità, ma anche di gioco, se uno dei due uomini scimmiotta, per esempio, passi tipici della danza al femminile. Un’altra variante, invece, detta pizzica schermata prevede che i danzatori simulino un duello coi coltelli durante il ballo, che diventa così occasione per dimostrare la propria valenza schermistica.
Nel tempo le forme della pizzica si sono evolute, tanto che si parla oggi di “neo pizzica”: si è passati infatti da posture e passi energetici, rituali e quasi severi, tipici della cultura rurale, a forme mutuate anche da altri balli – quali il flamenco o il tango -, che tendono a rendere le coreografie più libere, varie ed in parte anche improvvisate. Nonostante sia rimasta sempre viva nel folklore salentino, una vera riproposta della pizzica, tanto in musica quanto nel ballo, inizia negli anni ‘70, e si lega culturalmente ad altri fenomeni musicali del sud Italia raggiungendo così un pubblico più vasto. Oggi la 'Notte della Taranta' è la più importante rassegna musicale dedicata alla pizzica, e raccoglie annualmente centinaia di migliaia di ballerini e curiosi ormai dal 2007.
Gli strumenti musicali coinvolti nella pizzica sono parecchi: su una base di tamburello, utile a dare il ritmo, possono innestarsi zampogna, violino, mandolino, triangolo e altri sonagli rurali, castagnole e vari strumenti a fiato. Nell’età moderna, poi, si aggiunge all’elenco l’organetto, sostituito nel tempo dalla fisarmonica.
Pensando alla pizzica non si può non pensare ad uno sventolare di gonne e fazzoletti: se la prima infatti è un capo d’abbigliamento immancabile per la componente femminile, il fazzoletto era utilizzato anticamente sia per invitare il compagno scelto alla danza, ma anche per animare ulteriormente il ballo. Il ballo, infatti, si esegue a coppia ma, non trattandosi di una danza strettamente da corteggiamento, non è necessario che la coppia sia formata da individui di sesso opposto. In alcune tradizioni locali come quella di Ostuni, la danza tra due uomini può assumere il significato di una competizione in prestanza, creatività e agilità, ma anche di gioco, se uno dei due uomini scimmiotta, per esempio, passi tipici della danza al femminile. Un’altra variante, invece, detta pizzica schermata prevede che i danzatori simulino un duello coi coltelli durante il ballo, che diventa così occasione per dimostrare la propria valenza schermistica.
Nel tempo le forme della pizzica si sono evolute, tanto che si parla oggi di “neo pizzica”: si è passati infatti da posture e passi energetici, rituali e quasi severi, tipici della cultura rurale, a forme mutuate anche da altri balli – quali il flamenco o il tango -, che tendono a rendere le coreografie più libere, varie ed in parte anche improvvisate. Nonostante sia rimasta sempre viva nel folklore salentino, una vera riproposta della pizzica, tanto in musica quanto nel ballo, inizia negli anni ‘70, e si lega culturalmente ad altri fenomeni musicali del sud Italia raggiungendo così un pubblico più vasto. Oggi la 'Notte della Taranta' è la più importante rassegna musicale dedicata alla pizzica, e raccoglie annualmente centinaia di migliaia di ballerini e curiosi ormai dal 2007.
Tag: pizzica, tarantella, ballare, salento, tradizione
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