Artista: Amon Düül II Album: Wolf City
Anno: 1972Tempo: 0:0-1
Wolf City, l'album dei Amon Düül II - Una Recensione Critica
Siamo qui per parlare dell'album Wolf City degli Amon Düül II, una band tedesca che ha fatto storia nel panorama del rock progressivo. Si tratta di un album uscito nel 1972 e che ancora oggi è considerato uno dei più importanti della band. In questo post scoprirai la storia del gruppo, i dettagli del genere musicale e soprattutto la mia opinione critica sull'album Wolf City.
Fondati nella Germania Ovest nel '67, gli Amon Düül II furono uno dei gruppi cardine del rock progressivo e della scena Krautrock. La band si formò a Monaco facendo parte della grande ondata di gruppi psichedelici dell'epoca ed era composta da musicisti estremamente talentuosi e innovativi. Proprio per questo, gli Amon Düül II scrissero la storia di quella scena musicale alternativa.
Il loro marchio di fabbrica, il tipico suono psichedelico rock, si sposava perfettamente con la tradizione di Berlino Ovest, di quella che poi divenne la scena Krautrock. L'album Wolf City è uno dei più rappresentativi di questa tendenza musicale.
L'album si apre con la traccia-title Wolf City, canzone in cui si avverte immediatamente l'impostazione musicale della band, con una chitarra distorta che s'inserisce in atmosfere eteree e allucinanti. La successiva Wie Der Wind Am Ende Einer Strasse si presenta invece come un brano sulle tonalità dell’ acid-folk, una sorta di ballad delicata che evolve in un crescendo impegnativo, dove i suoni si fanno via via più cupi e la ruvidità dei riff emerge prepotente.
Tra le altre tracce da segnalare ci sono Jail-House Frog, che coniuga rock e jazz in modo sapiente, e la suite Surrounded By The Stars, un pezzo apice dell'album dove il synth si sente preponderante e che contraddistingue la musica del gruppo.
Molto spesso affrontare opere come Wolf City significa farsi domande sul significato, su cosa si vuole comunicare. In questo lavoro c'è sicuramente l'intenzione di esprimere qualcosa, ma a mio avviso la band non riesce a fare chiaramente emergere il messaggio che vuole trasmettere, lasciando lo spettatore spesso confuso.
Ciò che invece risulta evidente ascoltando gli Amon Düül II è l'originalità del loro approccio alla musica rock. Sembrano cercare di creare un suono antitetico alla tradizione, che allontana le radici blues in favore di un sound altamente sperimentale, che ruota attorno alla estetica dell'alienazione e della paranoia. Questa diversità può funzionare, ma non sempre riesce a mantenere l'attenzione dell'ascoltatore.
In conclusione, l'album Wolf City degli Amon Düül II emerge come un lavoro coraggioso e all'avanguardia del panorama rock progressivo. I toni scuri, l'atmosfera allucinata e la grande sperimentazione della band si fondono in un lavoro iconico che – marcatamente Krautrock – porta ad ascoltare la free-music in un modo completamente nuovo. Però a mio avviso manca qualche virata più melodica, un qualcosa che guidi l'ascoltatore in modo più guidato. In ogni caso, Wolf City resta uno dei lavori più interessanti di questa band estremamente innovativa.
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