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Artista: Pink Floyd Album: The Final Cut


Anno: 1983
Tempo: 46:50

Una critica de The Final Cut del grupo Pink Floyd


Pink Floyd è un gruppo musicale britannico fondato nel 1965, noto per aver influenzato il rock progressivo. Il gruppo è famoso per i suoi testi olistici e le complesse composizioni musicali. The Final Cut è il loro studio album del 1983 e rappresenta la fine di una collaborazione tra i membri della band.

Il genere musicale proposto da Pink Floyd è stato una rivoluzione musicale degli anni '70, in grado di coniugare la psichedelia con l'hard rock. Il gruppo riuscì a sfornare dei veri e propri capolavori stilistici e sonori, sempre accomunati dalla sperimentazione e dall'innovazione dei testi. The Final Cut non fu un album di grande successo come i precedenti, ma rappresenta il frutto di una collaborazione postbellica tra i membri della band.

L'album The Final Cut si struttura attorno all'idea di un soggetto ossessionato dalla guerra e dalle sue conseguenze. Il contenuto dell'album è triste e cupo, infatti si racconta dei ferite degli ex-combattenti, della vita nella guerra, del dibattito politico. Inoltre, vengono parole criticate all'intenzione di Margaret Thatcher, la quale avrebbe tagliato i finanziamenti alla sanità nel Regno Unito. Oltre a ciò, l'album propone un sound molto ripetitivo e monocorde, con una scarsa carica emotiva.

Il brano più famoso dell'album è senza dubbio Not Now John, in cui il suo cantante principale Roger Waters, canta con rabbia contro la guerra e la politica, denunciando la mancanza di una reale cultura del pacifismo. La seconda canzone più famosa dell'album è The Final Cut dove vengono raccolte molte delle tematiche e degli argomenti presenti in The Wall, un altro dei successi dei Pink Floyd. Questi brani sono senza dubbio il punto di forza dell'album.

L'album ha ricevuto critiche negative da molte testate musicali come Rolling Stone e AllMusic, che non hanno risparmiato parole dure per la band britannica. I critici hanno criticato l'album per il suo essere troppo monocorde e poco originale, per la ripetitività del sound e la scarsa capacità emozionale delle canzoni. Si dovrà quindi tenere conto anche delle insicurezze artistiche sorte nei membri della band, e della mancanza di coesione che per molti anni ha caratterizzato i Pink Floyd.

In breve, The Final Cut degli Pink Floyd non è uno dei loro album migliori, il sound ripetitivo e poco originale non ha emozionato i loro fan e la critica. Rimane però un'opera importante che racconta le vicissitudini della storia del ventesimo secolo e simbolo di una collaborazione ormai giunta al termine. Con gli anni il gruppo ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica mondiale.