Artista: Pink Floyd Album: The Endless River
Anno: 2014Tempo: 57:30
Una Critica dell'album The Endless River dei Pink Floyd
I Pink Floyd sono uno dei gruppi musicali più iconici del ventesimo secolo, famosi per il loro rock psichedelico e le straordinarie performance live. La band venne fondata a Londra negli anni '60 e seppe conquistare un numeroso pubblico di fan in tutto il mondo. Nel mese di novembre 2014, i Pink Floyd pubblicarono l'album The Endless River, un tributo al tastierista Richard Wright, scomparso nel 2008. In questo articolo, analizzerò l'album, le sue migliori canzoni e il contesto in cui venne creato, insieme alle critiche rivolte al gruppo e all'album stesso.
The Endless River è stato creato come tributo a Richard Wright e come ultimo lavoro della band, prima della loro separazione definitiva. L'album contiene quattordici canzoni, alcune delle quali inedite, registrate durante le sessioni di registrazione degli album The Division Bell e A Momentary Lapse of Reason. Il sound dell'album ricorda molto i vecchi lavori dei Pink Floyd, con melodie eteree, chitarre elettriche e soli di tastiera. Le canzoni sono state divise in quattro parti e sono state pensate per essere ascoltate come un unico pezzo musicale.
Le migliori canzoni di The Endless River includono Louder Than Words, una collaborazione tra David Gilmour e sua moglie Polly Samson, che racconta la storia della band e della loro amicizia durata oltre quarant'anni. Altre canzoni degne di nota sono Allons-y, Sum, Skins e Eyes To Pearls. Tutte le canzoni sono caratterizzate da un'atmosfera emotiva e malinconica, che richiama le migliori pagine dei Pink Floyd.
Nonostante ciò, molti fan e critici hanno espresso la loro delusione per l'album, poiché non sembra offrire nulla di nuovo rispetto ai vecchi lavori della band. Inoltre, alcuni hanno criticato la produzione dell'album, ritenuta troppo spoglia e caotica. Tuttavia, questa critica potrebbe essere in parte giustificata dalla natura dell'album stesso, che voleva essere un tributo alla memoria del tastierista Richard Wright.
The Endless River è un album che ha suscitato reazioni contrastanti da parte del pubblico e della critica, ma che nonostante ciò, rappresenta un bellissimo tributo alla figura di Richard Wright e alla musica dei Pink Floyd. La scelta di riutilizzare vecchi brani registrati decenni prima potrebbe essere stata un ostacolo alla creatività, ma riuscire a creare un suono fresco mantenendo un legame forte con il passato non era facile. La band ha voluto salutare i propri fan con un album che si distingue per l'atmosfera malinconica, ma appagante e per quel senso di continuità che lo lega ai vecchi lavori del gruppo. In conclusione, se sei un fan dei Pink Floyd o del rock psichedelico, non puoi perdere la bellezza di vedere questo gruppo nell'ultimo saluto, ovvero in questo album.
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