Artista: Porcupine Tree Album: Stupid Dream
Anno: 1999Tempo: 1:00:17
Una critica dell'album Stupid Dream dei Porcupine Tree
Se sei un amante della musica alternativa, sicuramente hai sentito parlare dei Porcupine Tree, un gruppo inglese formatosi negli anni '80, che ha saputo prendere il meglio della musica progressive, psychedelic rock e alternative, creando il proprio stile unico e inconfondibile. In questo post, ti parlerò dell'album Stupid Dream, pubblicato nel 1999, analizzando le migliori canzoni e il contesto storico in cui è nato.
Non mancheranno anche alcune critiche all'album e alla band stessa.
Per capire a fondo il valore di Stupid Dream, è necessario fare un breve excursus sulla storia dei Porcupine Tree. Il gruppo nasce a metà degli anni '80, quando Steven Wilson, fondatore e leader della band, si inizia ad appassionare alla musica progressive e ai Pink Floyd. Dal primo album On the Sunday of Life del 1991, il gruppo ha dimostrato di saper sperimentare sonorità alternative e di essere in grado di creare una propria identità musicale.
Con Stupid Dream, i Porcupine Tree si sono avvicinati ancora di più alla scena alternative e grunge del momento, accantonando le influenze prog della prima parte della loro carriera. L'album è stato accolto molto bene dalla critica e dal pubblico, ottenendo diversi premi e riconoscimenti.
Ma quali sono le migliori canzoni contenute in Stupid Dream? Sicuramente, la title track, una canzone corale che si difende dall'influenza dei Radiohead e dei Pink Floyd, riuscendo a creare un'atmosfera molto particolare e coinvolgente. Blackest Eyes è un'altra chicca dell'album, forse la canzone più famosa dei Porcupine Tree. Un brano molto grunge, carico di energie, con un testo che esprime angst e confusione. Pure Narcotic è un'altra dei pezzi che ha riscosso maggior successo, grazie anche alla forza della voce di Wilson.
Ma non solo canzoni di successo su Stupid Dream: il gruppo ha dimostrato di saper sperimentare sonorità diverse e, spesso, anche di non compromessi. Baby Dream in Cellophane, ad esempio, è una canzone lenta, malinconica, con un testo che parla di fama e influenze. Tinto Brass, invece, è un brano molto meno commerciale, con sonorità vicine al jazz.
Nonostante Stupid Dream sia stato accolto molto bene dalla critica e dal pubblico, non mancano alcune critiche all'album. In molti hanno ritenuto che il gruppo abbia abbandonato troppo in fretta le sue origini progressive, dando vita a un'opera più commerciale e quindi meno autentica. Tuttavia, il gruppo ha sempre dimostrato di voler sperimentare nuove sonorità e di non voler limitarsi a un solo genere musicale.
In conclusione, Stupid Dream è un album che ha reso i Porcupine Tree un punto di riferimento assoluto per la musica alternative e, in generale, per la scena britannica degli anni '90. Sebbene esistano delle critiche all'opera, non si può negare la capacità della band di sperimentare e creare sonorità uniche e coinvolgenti. Se non hai ancora avuto modo di ascoltare questo album, ti consiglio vivamente di farlo e di lasciarti conquistare dalle sonorità innovative dei Porcupine Tree.
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