Artista: The Stranglers Album: Norfolk Coast

Anno: 2003
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Norfolk Coast dei The Stranglers

I The Stranglers sono un gruppo musicale britannico originario di Guildford, Surrey, attivi sin dal 1974. La loro musica è stata influenzata da diverse correnti musicali tra cui l'hard rock, il punk, il new wave, il post-punk e il gothic rock. Nel corso della loro carriera, il gruppo ha conquistato un grande successo in Europa, grazie a dischi come Black and White, The Raven e Feline. In questo blog, analizzeremo l'album Norfolk Coast, pubblicato nel 2004, cercando di comprendere la sua importanza all'interno dell'evoluzione del gruppo.

Norfolk Coast è il ventottesimo album dei The Stranglers. Il disco fu pubblicato nel 2004 dalla Sanctuary Records, a quattro anni di distanza da Coup de Grace. Norfolk Coast vide il ritorno del bassista e cantante Jean Jacques Burnel, che aveva lasciato il gruppo durante le registrazioni di Coup de Grace. L'album riscosse un grande successo commerciale e di critica, arrivando ai primi posti delle classifiche in diversi paesi europei.

Tra le migliori canzoni dell'album, possiamo citare la title-track Norfolk Coast, che si apre con un bellissimo riff di chitarra, e la melancolica Long Black Veil, che si distingue per le armonie vocali di Burnel e Cornwell. Tra le altre canzoni interessanti dell'album, abbiamo Spectre of Love, che coniuga sonorità punk e rock psichedeliche, e Ice Queen, un brano dal sapore post-punk, con un testo raffinato e una melodia orecchiabile.

Una critica dell'album Norfolk Coast dei The Stranglers è che, pur essendo un disco di buon livello, non riesce a reggere il confronto con gli album più importanti del gruppo. Manca quel pizzico di inventiva e ricerca che aveva contraddistinto le prime opere della band, quando il loro suono era più grezzo e immediato. Norfolk Coast è come un bel tramonto estivo, ma non ha la forza evocativa di un'esplosione vulcanica come Black and White o The Raven.

In conclusione, Norfolk Coast è un album che si fa ascoltare piacevolmente, ma che non lascia il segno come le opere più importanti dei The Stranglers. Il disco conferma comunque la validità artistica della band, il cui stile si è evoluto nel tempo senza mai perdere l'energia e la grinta dei primi anni. Il merito dei The Stranglers è stato quello di mantenere vivo un genere musicale che, pur essendo nato in piena era punk, ha saputo evolversi e adattarsi ai mutamenti del mondo musicale.