Artista: Archive Album: Controlling Crowds
Anno: 2009Tempo: 1:18:10
Controlling Crowds degli Archive: una recensione critica
Gli Archive, gruppo di musica elettronica alternativa di Londra, sono riusciti ad affermarsi sulla scena musicale internazionale grazie alla loro particolare fusione di suoni rock, elettronici e orchestrali. Tra i loro album più noti vi è sicuramente Controlling Crowds, un lavoro discografico molto interessante ed apprezzato sia dalla critica che dal pubblico. In questo articolo daremo una recensione critica di questo album, descriveremo il genere musicale degli Archive, analizzeremo le singole canzoni e concluderemo con un bilancio complessivo.
Il genere musicale degli Archive è difficile da definire, in quanto si basa su un sapiente mix di vari stili musicali, tra cui l'elettronica, il trip-hop, il rock e la musica orchestrale. Controlling Crowds è un album pubblicato nel 2009, composto da ben due dischi, ognuno dei quali suddiviso in due parti. Il primo si intitola Controlling Crowds e il secondo Controlling Crowds Part IV. Nel complesso si tratta di un'opera molto introversa e riflessiva, che affronta tematiche come la solitudine, l'alienazione e l'oppressione sociale in modo diretto e spesso provocatorio.
Andando più nel dettaglio, possiamo affermare che alcune delle migliori canzoni presenti in Controlling Crowds sono Bullets, Words On Signs, The Empty Bottle e Dangervisit. Quest'ultima in particolare si distingue per i suoi riff rock molto potenti e la sua melodia orecchiabile. Anche la title track Controlling Crowds è molto interessante, con il suo ritmo incalzante e le sue linee di basso accattivanti. In generale, tutto l'album è caratterizzato da atmosfere oscure e malinconiche, ma al contempo molto intense ed espressive.
Tuttavia, non mancano alcune criticità. Ad esempio, alcuni fautori della band potrebbero trovare Controlling Crowds un po' troppo ripetitivo e monotono, soprattutto nella seconda parte. Inoltre, potrebbe risultare ostico per chi non è avvezzo a sonorità non convenzionali e particolarmente sperimentali. Tuttavia, questo non toglie il fatto che si tratti comunque di un lavoro molto interessante e ben curato, capace di emozionare ed intrigare anche i palati musicali più esigenti.
In conclusione, Controlling Crowds degli Archive è un album che va apprezzato per la sua originalità e la sua capacità di farsi ascoltare in modo sempre diverso, a seconda del nostro stato d'animo e delle nostre sensazioni. Come tutte le produzioni discografiche, ha ovviamente dei suoi pregi e dei suoi difetti, ma di sicuro rappresenta una pietra miliare nella storia della musica contemporanea. Se non l'avete ancora ascoltato, provate a farlo, magari in un momento della giornata in cui sentite il bisogno di riflessione e introspezione.
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