Artista: Ryan Adams Album: The Destroyer Sessions
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Una critica de The Destroyer Sessions di Ryan Adams
Ryan Adams è un cantautore americano di genere rock alternativo che ha raggiunto la fama negli anni '90 con la band Whiskeytown. Ha lavorato su diversi progetti da solista e collaborato con molti artisti famosi come Norah Jones e Elton John. In questo articolo, parlerò della sua produzione del 2006 intitolata The Destroyer Sessions, analizzando le migliori canzoni, i contesti in cui l'album è stato creato e le critiche rivolte nei confronti del lavoro di Adams.
The Destroyer Sessions è un album composto da 13 canzoni, pubblicato da Ryan Adams. Il lavoro sorse in un periodo di grande creatività per l'artista e fu registrato nel 2006 dopo la pubblicazione di Cold Roses. Si tratta di un album che unisce il rock-folk alla musica psichedelica con influenze di The Beatles e The Rolling Stones. Il sound complessivo è molto intenso, con chitarre distorte, bassi pesanti e batterie incalzanti.
Una delle canzoni migliori dell'album è Blue Hotel, che inizia con una melodia lenta e ipnotica e si apre poi in un ritornello orecchiabile. Altri brani degni di nota sono People need a melody e These Girls. In quest'ultimo caso, la canzone è composta da un mix di chitarre acustiche e pianoforte, con un cantato soft che si intensifica verso la fine della canzone.
Ciononostante, The Destroyer Sessions comunque non trovò il favore del pubblico e della critica, ricevendo numerose critiche negative. Gli ascoltatori lo descrivono come troppo simile alle produzioni precedenti e poco originale, mentre i critici musicali lamentano un sound confuso e poco compattato. Nonostante queste parole poco lusinghiere, però, l'album ha trovato comunque un suo pubblico di fan che apprezzano il sound rock alternativo di Ryan Adams.
In sintesi, The Destroyer Sessions di Ryan Adams è un album piuttosto ambiguo che ha suscitato pareri discordanti. Sebbene abbia una bella composizione, non è riuscito a colpire il pubblico come avrebbe dovuto fare. Tuttavia, ci sono molti appassionati che apprezzano e difendono il sound intenso e sperimentale dell'artista. In conclusione, questo album rappresenta un'''esperienza interessante per gli appassionati del genere rock alternativo e per tutti coloro che amano le produzioni poco convenzionali.
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