Artista: Rod Stewart Album: Thanks for the Memory... The Great American Songbo
Anno: 2005Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Thanks for the Memory... The Great American Songbo di Rod Stewart
È quasi impossibile non conoscere il nome di Rod Stewart, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Il cantautore scozzese è stato attivo dal 1960 ed è famoso per la sua voce unica e potente. Uno dei suoi album più famosi è senza dubbio Thanks for the Memory... The Great American Songbook, un omaggio ai grandi classici del jazz americano. In questo post, analizzeremo l'album, le sue canzoni e il contesto storico in cui è stato creato.
Thanks for the Memory... The Great American Songbook è stato pubblicato nel 2005 ed è il primo di una serie di cinque album in cui Stewart riprende vecchie canzoni jazz. L'album è composto da quattordici tracce, tra cui I've Got a Crush on You, I'll Be Seeing You e Thanks for the Memory. Il genere musicale dell'album è il jazz, un genere che ha origini africane ed europee, ma che è diventato tipico degli Stati Uniti.
Le canzoni dell'album sono tutte reinterpretate in chiave moderna da Stewart, che le rende contemporanee. Questo è stato un tentativo di far conoscere ai giovani di oggi le grandi canzoni del passato, che a volte vengono dimenticate. L'album è stato registrato a New York e arrangiato dal grande David Foster, è stato accolto con buone recensioni alla sua uscita.
Tra le migliori canzoni dell'album ci sono sicuramente These Foolish Things, What a Wonderful World e Bewitched, Bothered and Bewildered. Ognuna di queste canzoni ha la sua storia e il suo significato speciale. These Foolish Things è stata scritta nel 1936 e riproposta da Stewart in maniera magistrale. La canzone è piena di malinconia e nostalgia e il canto di Stewart è perfetto per esprimere queste sensazioni.
Un'altra grande canzone dell'album è Bewitched, Bothered and Bewildered, scritta da Richard Rodgers e Lorenz Hart per il musical Pal Joey. La canzone è un classico del genere e Stewart riesce a farla sua grazie alla sua interpretazione intensa e struggente.
Tuttavia, alcune critiche sono state rivolte all'album. Alcune persone pensano che Stewart abbia trasformato le grandi canzoni del passato in canzoni popolari per poter attrarre un pubblico più giovane. Altri pensano che l'album sia un tentativo di capitalizzare sulle canzoni classiche senza aggiungere nulla di nuovo. Tuttavia, la maggior parte delle persone apprezza la voce unica di Stewart e il suo talento nel rendere le canzoni proprie.
In conclusione, Thanks for the Memory... The Great American Songbook è un album che merita di essere ascoltato. Stewart è uno dei più grandi artisti di tutti i tempi e questo album è un omaggio ai grandi classici del jazz americano. Anche se ci sono alcune critiche, l'album rimane una testimonianza della grande voce di Stewart e del suo talento nel rielaborare i vecchi successi. Se sei un amante della musica, non puoi perderti questo album!
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