Artista: Rod Stewart Album: When We Were the New Boys
Anno: 1998Tempo: 41:53
Una critica dell'album When We Were the New Boys di Rod Stewart
Se sei un amante della musica rock degli anni '70, sei sicuramente familiare con il nome Rod Stewart. Questo artista britannico ha conquistato il cuore di molte persone con le sue canzoni struggenti, la sua personalità carismatica e il suo stile unico. L'album in questione, When We Were the New Boys, è stato pubblicato nel 1998 e rappresenta una sorta di omaggio a quel periodo glorioso dell'artista, quando i suoi singoli dominavano le classifiche di tutto il mondo. In questo post, analizzeremo le migliori canzoni dell'album e affronteremo alcune critiche che sono state mosse al lavoro di Stewart.
Rod Stewart ha avuto una carriera lunga e prolifica, e ha dimostrato di essere capace di spaziare tra generi diversi senza perdere il proprio stile inconfondibile. Dai primi anni '70 con i Faces, fino a oggi, Stewart ha saputo come mantenere la sua base di fan fedele, senza trascurare di conquistare nuovi ascoltatori. Il suo timbro vocale graffiante e passionale è sempre stato un marchio di fabbrica inconfondibile. When We Were the New Boys presenta origini curiose: fu registrato tra gli Stati Uniti, dove Stewart stava vivendo, e la Gran Bretagna, dove veniva svolto il lavoro di post produzione.
Il contesto storico di quando nacque l'album è, in un certo senso, l'uguale tra il vecchio e il nuovo, in quanto si tratta degli ultimi anni del secolo scorso. L'album, infatti, viene utilizzato come una sorta di spray digitale per coprire i vecchi lavori di Stewart, che, incisi con l'analogico, offrivano un ritmo un po' lento per i tempi che corre. Fra le migliori canzoni dell'album troviamo: Ooh La La, il brano sensuale scandito da suoni acustici puri, e la title-track dell'album, When We Were the New Boys, che è una festa rock'n'roll in piena regola.
Tuttavia, molte critiche sono state mosse nei confronti di questo album, e alcune delle stesse sottolineano come il lavoro di Stewart fosse troppo auto celebrativò e un po' fuori posto rispetto al contesto musicale della fine degli anni '90. In questa prospettiva, When We Were the New Boys risulta essere un lavoro molto nostalgico e, nonostante i tentativi dell'artista di modernizzarlo, troppo legato al passato. Sarebbe stato probabilmente meglio, per Stewart, lasciare quelle canzoni come memoriale a un'era da cui era meglio usciti per cercare nuove influenze e ispirazioni, in una sorta di ri-invenzione costante, come è stata quella storica del 1991 con l'album Vagabond Heart.
In generale, When We Were the New Boys di Rod Stewart è un album che non ha ricevuto molte recensioni positive da parte della critica musicale, ma ha comunque un posto speciale nel cuore dei fan del cantante britannico. L'album rappresenta un tributo a un'epoca passata, a cui Stewart ha puntato a far tornare il pubblico. In definitiva, non è forse il miglior lavoro di Stewart, ma resta comunque un ottimo disco per gli appassionati del suo stile. Se sei un fan dell'artista, ti consigliamo di darci almeno un'ascoltata, così potrai giudicare tu stesso.
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