Mi guarda, mio padre. E’ diffidente. Si avvicina lentamente. Mi porge qualcosa. E’ un cd. L’ennesimo. Papà, lo so che
Aoxomoxoa é un titolo geniale, il cd pero’ non si puo’ ascoltare. Si papà, lo so che Ummagamma é un album che esce fuori completamente dai canoni, pero’ cheppalle, mi dà il mal di testa. Ma no papà, non so che dirti al riguardo della colazione psichedelica di Adam, e poi non negarlo, se fossero stati italiani tu un album che contiene una canzone dal titolo “Attento con quell’ascia, Eugenio”, non l’avresti mai comprato. E si, e si, lo so che Allelujah di
Buckley vale tutto il prezzo del cd, ma allora perché non ascoltiamo solo quella? E Dylan avrà anche scritto canzoni che entrano di diritto nella storia della letteratura, ma allora leggiamoci i testi e basta, no? Si, papà, lo so che musica cosi’ oggi non se ne fapiù. E si, lo so che sono fortunato ad ascoltarla. E vabbé, allora pure gli ABBA, no? Continua a guardarmi, mio padre. Lo sguardo si spegne poco a poco. Un silenzio che la dice lunga. Esce. Metto su
Ligabue.