Artista: Leonard Cohen Album: New Skin for the Old Ceremony
Anno: 1974Tempo: 37:07
Una critica dell'album New Skin for the Old Ceremony di Leonard Cohen
Leonard Cohen è un artista canadese che ha rivoluzionato la scena musicale della seconda metà del '900. Dopo aver raggiunto il successo mondiale con il celebre brano Hallelujah, il musicista ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale internazionale. In questo post, parleremo dell'album New Skin for the Old Ceremony, pubblicato nel 1974, di cui analizzeremo le migliori canzoni e il contesto in cui è stato creato. Inoltre, ci concentreremo sulle critiche che l'album e l'artista hanno ricevuto nel corso degli anni.
New Skin for the Old Ceremony è stato il quarto album in studio di Leonard Cohen, pubblicato nel 1974. L'artista ha sempre sperimentato generi musicali differenti, alternando momenti di folk elettrificato, jazz, blues e rock. Questo album dimostra ancora una volta la versatilità dell'artista, che si avvicina al pop senza perdere la sua caratteristica poesia.
Tra le migliori canzoni dell'album sicuramente si distingue Chelsea Hotel #2, una delle canzoni più famose di Cohen. Il brano è dedicato ad una sua amante, Janis Joplin, con la quale ebbe una breve storia d'amore durante la quale vissero in una stanza dell'hotel Chelsea di New York. Il testo è intenso e ricco di emozioni, ed è accompagnato da una ballata dolce e sensuale.
Un'altra grande canzone di questo album è Lover Lover Lover, che diventò molto popolare durante il periodo delle proteste studentesche. La canzone è una sorta di inno pacifista, che invita alla pace e all'amore tra gli uomini, superando le barriere religiose e politiche. La canzone è accompagnata da una parte strumentale con archi e trombe che aumenta l'intensità dell'emozione che vuole trasmettere.
Un'altra canzone da non perdere è Who by Fire, che riprende la melodia dell'Avodah, una preghiera ebraica del giorno del perdono. La canzone presenta anche una forte connotazione religiosa, che ha sempre caratterizzato l'opera di Cohen.
Tuttavia, non mancano le critiche all'album e all'artista. Molti critici hanno notato una certa ripetitività delle tematiche trattate, con Cohen che sembra ripetere in diverse canzoni gli stessi temi di religione, amore, morte e guerra. Inoltre, alcuni hanno notato una certa mancanza di originalità nell'album, con alcune canzoni che sembrano riprodurre in modo banale stilemi musicali già esistenti.
In definitiva, New Skin for the Old Ceremony è un album importante nella carriera di Leonard Cohen, che dimostra ancora una volta la sua sensibilità e la sua capacità di esplorare generi musicali differenti. All'interno dell'album, si possono trovare alcune delle canzoni più famose e significative dell'artista, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Nonostante le critiche che l'album ha ricevuto nel corso degli anni, rimane un'opera preziosa che merita di essere ascoltata e amata.
In definitiva, New Skin for the Old Ceremony è un album importante nella carriera di Leonard Cohen, che dimostra ancora una volta la sua sensibilità e la sua capacità di esplorare generi musicali differenti. All'interno dell'album, si possono trovare alcune delle canzoni più famose e significative dell'artista, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Nonostante le critiche che l'album ha ricevuto nel corso degli anni, rimane un'opera preziosa che merita di essere ascoltata e amata.
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