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Artista: Bruce Springsteen Album: Born in the U.S.A.


Anno: 1984
Tempo: 46:54

Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen: una recensione critica


Born in the U.S.A. è l'album più famoso e rappresentativo del cantante e compositore americano Bruce Springsteen. Conosciuto come il boss, Springsteen ha iniziato la sua carriera a fine anni '60 e ha collezionato numerosi successi, diventando un'icona della musica rock. Born in the U.S.A. è stato pubblicato nel 1984 e ha ottenuto un enorme successo in tutto il mondo, grazie alle melodie orecchiabili e ai testi che affrontano tematiche importanti come la guerra, il lavoro e la vita quotidiana della classe operaia americana.
L'album si apre con la title track, Born in the U.S.A., una canzone che tratta della vita dei veterani di guerra del Vietnam e delle difficoltà che incontrano al loro ritorno a casa. Nonostante il ritmo festoso e l'accompagnamento di chitarre elettriche, il testo è intenso e potente, diventando un inno per la lotta contro la guerra. Dancing in the Dark è invece un classico brano pop-rock degli anni '80, cantabile e ballabile, con un ritornello trascinante e perfetto per le radio. Con Cover Me, l'album si sposta sul territorio della musica funky, con un basso pulsante e un arrangiamento di fiati che rende la canzone un vero e proprio gioiello.
Uno dei brani più intensi di Born in the U.S.A. è certamente I'm on Fire, una ballata lenta e malinconica che racconta l'attrazione e l'ossessione per una donna. La chitarra acustica e la voce di Springsteen sono i protagonisti della canzone, creando un'atmosfera intima e struggente. Il brano Glory Days, invece, è il ritratto della nostalgia per il passato, per gli amici e i momenti che non torneranno più. La melodia allegra e il refrain facile da cantare, hanno fatto di questa canzone un evergreen del repertorio di Springsteen.
Born in the U.S.A. è stato un album di enorme successo, vendendo milioni di copie e riscuotendo un grande apprezzamento critico. Tuttavia, alcuni aspetti della produzione sono stati criticati, come l'uso eccessivo di sintetizzatori e la troppa enfasi sulla melodia e sugli arrangiamenti. Inoltre, alcuni critici hanno sottolineato il conflitto tra il tono ottimista delle canzoni e i testi spesso amari e disillusi, mostrando una sorta di ambiguità stilistica.
Born in the U.S.A. di Bruce Springsteen, nonostante qualche critica, resta uno degli album fondamentali del rock americano degli anni '80. Le canzoni che lo compongono sono un ritratto della società e della realtà americana, raccontate attraverso la voce e la musica di uno dei più grandi artisti della storia della musica. Un album da ascoltare e riascoltare, per apprezzare la forza delle parole di Springsteen e la potenza dei suoi suoni.