Artista: Tricky Album: False Idols
Anno: 2013Tempo: 0:0-1
Un viaggio nella musica di Tricky con False Idols
Tricky è un artista britannico di grande rilievo, un punto di riferimento del trip-hop degli anni ‘90, insieme a Massive Attack e Portishead. Il suo vero nome è Adrian Nicholas Matthews Thaws ed è nato a Bristol nel 1968. Si è fatto conoscere come MC nel suo primo gruppo, Fresh 4, per poi passare alla fama mondiale con i Massive Attack. Nel 1995, ha intrapreso la carriera solista e ha pubblicato il suo primo album intitolato Maxinquaye. Da allora, ha prodotto numerosi album di successo e la sua musica ha sempre saputo sorprendere ed emozionare il pubblico. In questo articolo, parleremo del suo album del 2013, False Idols, e delle sue migliori canzoni.
Il genere musicale di Tricky si basa sul trip-hop, un movimento musicale originario di Bristol che si diffuse a livello internazionale alla fine degli anni '90. Il trip-hop combina elementi di hip hop, jazz, funk e soul con atmosfere oscure e incalzanti. La caratteristica principale è la forte presenza delle campionature, che conferiscono un'atmosfera spettrale e onirica alla musica. Il sound di Tricky, in particolare, si espande in un territorio unico e personale, in cui convergono le influenze della scena musicale underground di Bristol con la sua voce particolare e la sua poetica oscura.
L'album False Idols di Tricky è stato pubblicato nel 2013 per la sua etichetta discografica False Idols. Si tratta di un album intenso, in cui emergono i profondi turbamenti interiori dell'artista, la sua malinconia e la sua rabbia. Attraverso le undici tracce, False Idols esplora diverse sfaccettature dell'animo umano, che si riflettono nella produzione musicale sulla cui base si staglia la voce di Tricky.
Le migliori canzoni sull'album sono The Unloved, una traccia vibrante con il featuring di Nneka, in cui le chitarre elettriche trascinano il ritmo su una base di basso forte. Tribal Drums è una canzone evocativa che si basa sulla ritmica tribale e sul canto di un coro di donne, mentre Parenthesis si presenta come un incalzante frammento di dubstep. Does It è l'apice emotivo dell'album, in cui la voce di Tricky emerge con forza e dolore, accompagnata dalle corde di una chitarra acustica.
Tricky è sempre stato un artista impegnato socialmente e False Idols non fa eccezione. La sua sensibilità politica si esprime nella critica alle istituzioni e alla società che popolano il mondo globale. Nelle sue canzoni, si possono trovare riferimenti ai problemi ambientali, alle minoranze etniche, alle tensioni tra Nord e Sud del mondo, alla violenza domestica e alla discriminazione sociale. Tricky si impegna inoltre a denunciare il sistema musicale dell'industria, spesso contraddistinto da una forte pressione commerciale che, secondo l'artista, limita la creatività dei musicisti.
In sintesi, l'album False Idols di Tricky ci regala un viaggio sorprendente nella vita e nell'arte dell'artista britannico. L'album è un'opera intensa e coinvolgente, in cui emergono tutte le sfumature dell'animo di Tricky. Le canzoni che lo compongono offrono una panoramica dei temi che stanno a cuore all'artista e al tempo stesso sono orecchiabili e coinvolgenti. False Idols è sicuramente uno dei capolavori di Tricky e merita di essere ascoltato e apprezzato da tutti gli amanti della musica.
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