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Artista: Canned Heat Album: Dog House Blues


Anno: 1982
Tempo: 0:0-1

La critica di Dog House Blues di Canned Heat - Un omaggio ai grandi


Canned Heat, una band americana formata negli anni '60, è tutta una questione di blues e rock. Conosciuti per le loro improvvisazioni rock psichedeliche, hanno avuto successo con i loro testi che parlano di droghe, alcol e donne. Uno dei loro album più celebri è Dog House Blues, uscito nell'anno 1971. In questo articolo, esamineremo l'album Dog House Blues traccia per traccia, in modo da comprendere l'impatto della band sul genere.
L'album Dog House Blues inizia con la canzone Sugar Bee, una traccia dalla fenditura blues che arriva come un pugno nello stomaco. La chitarra graffiante e piena di distorsione ti fa scuotere la testa e i versi sono tipici di questa band, con la voce di Bob The Bear Hite in primo piano. Il resto dell'album continua su questa strada con altri pezzi emblematici e spesso improvvisati: Shake It and Break It, My Crime e Dog House Blues.
La canzone che dà il nome all'album, Dog House Blues, è un pezzo essenziale per i fan del gruppo. È una canzone dura, con un riff di chitarra incisivo che si insinua nelle orecchie, il basso che martella insieme alla batteria e la voce di Hite che ti tiene inchiodato al posto. La traccia è un tributo all'amico di lunga data del gruppo, Alan Wilson, che ha contribuito in modo significativo alla band prima di morire.
Altre canzoni dell'album che meritano una menzione includono One More River to Cross e You Am What You Am. Quest'ultima è una canzone che parla di essere se stessi indipendentemente da ciò che gli altri ti dicono di fare. One More River to Cross è una ballata sentimentale che parla di amore e le difficoltà che può comportare. A differenza di altre canzoni dell'album, questa canzone è un po' più lenta e riflessiva.
La chitarra di quell'album è sicuramente un punto forte. Harvey Mandel, considerato uno dei migliori chitarristi blues del tempo, ha portato uno stile di chitarra innovativo e potente all'interno del gruppo. Tuttavia, nonostante la bravura dei musicisti, c'è una sensazione di ripetitività e monotonia che affligge l'album. A volte le canzoni sembrano essere tutte uguali, senza alcuna varietà di produzione o arrangiamento.
Canned Heat ha prodotto diversi album fin dagli anni '60, ma Dog House Blues è uno dei loro lavori più interessanti. Anche se può essere ripetitivo a volte, è equilibrato da ottimi versi, chitarre graffianti e un tocco di psichedelia. Per gli amanti del rock e del blues psichedelico, questo album è sicuramente consigliato. In definitiva, Dog House Blues è un omaggio agli eroi musicali della band, un tributo colmo di passione e rispetto per i grandi del passato.