Blues
La melanconia delle proprie radici in canti e suoni ripetitivi. Il genere blues dapprima ostracizzato dilaga in tutti gli strati della societá influenzando la musica in tutto il suo complesso.Niente crea uno stato d'animo rilassato e spensierato meglio delle melodie dolci e piene di anima della musica blues. Che si tratti di una cena, di una serata di vino e formaggio a casa o solo di un momento solitario, invitare l'umore del Blues può portare sospiri luttuosi e risate di cuore che purificano l'anima. Questa forma d'arte infinitamente bella ha le sue radici nel jazz e nella musica spirituale, evolvendosi nel corso di cento anni per portarci quei classici senza tempo che adoriamo ancora oggi. Dal Delta blues al moderno rock psiche da camera da letto, prenditi un po 'di tempo per scoprire questa incredibile parte della storia musicale. Prendi un picco con gli occhi ben aperti nella schiettezza di B.B King che commuove il dolore sincero. Attraversa migliaia di curve contagiose e finisci immerso nelle onde mentre Eric Clapton riflette la testimonianza sull'amore. Chiudi gli occhi per un'immagine migliore mentre Sam Cooke ci affascina anche dopo diversi decenni. Quindi, qualunque cosa abbia bisogno di calmare dentro o atteggiamenti vivaci all'esterno, lascia che Blue Music ti mostri per cosa i tuoi dolori ti hanno veramente aperto.
Il Blues: la musica dell'anima
Il Blues è una forma d'arte che ha cambiato il mondo della musica. Originario del sud degli Stati Uniti a cavallo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, il Blues ha conquistato il cuore di molte persone in tutto il mondo. Questo genere di musica è stato una forma di espressione delle profonde emozioni e delle difficoltà che molte persone hanno incontrato nella loro vita. In questo post, parleremo della biografia, delle caratteristiche e delle migliori canzoni del Blues, descrivendolo come il riflesso dell'anima.
Il Blues viene spesso associato al sud degli Stati Uniti, dove si è sviluppato come forma di espressione musicale dei neri americani durante la schiavitù. Tra i musicisti più famosi ci sono B.B. King, Muddy Waters, Robert Johnson, John Lee Hooker, Howlin' Wolf, Eric Clapton, e Stevie Ray Vaughan.
In realtà, il Blues è un genere di musica che ha influenzato molti altri generi di musica come il rock, il jazz, e il soul. Le caratteristiche principali del Blues sono il tono malinconico, il ritmo lento, l'uso dell'armonica solista, e l'uso di scale pentatoniche.
Ci sono molte canzoni famose del Blues, come The Thrill is Gone di B.B. King, Hoochie Coochie Man di Muddy Waters e Sweet Home Chicago di Robert Johnson. Queste canzoni esprimono l'anima umana in modo crudo e diretto, rappresentando diverse sfaccettature dell'umanità, dalla tristezza e disperazione all'amore e la felicità.
Il Blues è stato criticato in passato per le sue tematiche oscure e malinconiche, spesso incentrate sul dolore e sulle difficoltà della vita. Tuttavia, è proprio questa profondità emotiva a renderlo così coinvolgente e toccante per il pubblico. Inoltre, grazie alla sua portata globale, il Blues ha affrontato anche contenuti sociali, come le problematiche razziali e la critica al sistema capitalistico.
In sintesi, il Blues rappresenta una forma di espressione musicale che si concentra sull'anima umana e le sue emozioni. Le sue caratteristiche uniche e la sua potenza emotiva hanno reso questo genere di musica una delle forme d'arte più amate e rispettate in tutto il mondo. Quindi, se non hai ancora ascoltato il Blues, non esitare a coltivare il tuo amore per la musica con questo genere così coinvolgente e profondo.
Il Blues: la musica dell'anima
Il Blues è una forma d'arte che ha cambiato il mondo della musica. Originario del sud degli Stati Uniti a cavallo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, il Blues ha conquistato il cuore di molte persone in tutto il mondo. Questo genere di musica è stato una forma di espressione delle profonde emozioni e delle difficoltà che molte persone hanno incontrato nella loro vita. In questo post, parleremo della biografia, delle caratteristiche e delle migliori canzoni del Blues, descrivendolo come il riflesso dell'anima.
Il Blues viene spesso associato al sud degli Stati Uniti, dove si è sviluppato come forma di espressione musicale dei neri americani durante la schiavitù. Tra i musicisti più famosi ci sono B.B. King, Muddy Waters, Robert Johnson, John Lee Hooker, Howlin' Wolf, Eric Clapton, e Stevie Ray Vaughan.
In realtà, il Blues è un genere di musica che ha influenzato molti altri generi di musica come il rock, il jazz, e il soul. Le caratteristiche principali del Blues sono il tono malinconico, il ritmo lento, l'uso dell'armonica solista, e l'uso di scale pentatoniche.
Ci sono molte canzoni famose del Blues, come The Thrill is Gone di B.B. King, Hoochie Coochie Man di Muddy Waters e Sweet Home Chicago di Robert Johnson. Queste canzoni esprimono l'anima umana in modo crudo e diretto, rappresentando diverse sfaccettature dell'umanità, dalla tristezza e disperazione all'amore e la felicità.
Il Blues è stato criticato in passato per le sue tematiche oscure e malinconiche, spesso incentrate sul dolore e sulle difficoltà della vita. Tuttavia, è proprio questa profondità emotiva a renderlo così coinvolgente e toccante per il pubblico. Inoltre, grazie alla sua portata globale, il Blues ha affrontato anche contenuti sociali, come le problematiche razziali e la critica al sistema capitalistico.
In sintesi, il Blues rappresenta una forma di espressione musicale che si concentra sull'anima umana e le sue emozioni. Le sue caratteristiche uniche e la sua potenza emotiva hanno reso questo genere di musica una delle forme d'arte più amate e rispettate in tutto il mondo. Quindi, se non hai ancora ascoltato il Blues, non esitare a coltivare il tuo amore per la musica con questo genere così coinvolgente e profondo.
2024-08-14
Il Blues: 12 misure in 4/4 e un patto con il diavolo
Parlare del blues è come ripensare al proprio nonno, riandare indietro nel tempo e individuare quegli elementi che sono alla base di come siamo oggi. Certo si è detto e scritto che il blues è il padre del rock’n’roll e che deriva dagli spiritual e dal gospel, in pratica dai canti polifonici degli schiavi afroamericani che mettevano in musica la loro tristezza sia per la condizione in cui vivevano sia per le scarse prospettive di sviluppo. Lo stesso processo evolutivo si avrà nel blues urbano, quando moltissimi dei grandi del blues emigrarono dalle loro cittadine del sud verso i grandi centri urbani del nord (Chicago su tutti) attratti dalle possibilità di lavoro e di migliorare la loro esistenza.
Certo nomi come Robert Johnson, Muddy Waters e Buddy Guy sono conosciutissimi, ma dietro di loro ce ne sono a centinaia di musicisti che hanno seguito lo stesso percorso. Sia strutturalmente che dal punto di vista compositivo il blues manteneva il collegamento con le radici dei musicisti e con il loro passato: la malinconia era la base delle canzoni che dal punto di vista dei testi si basavano su ricordi personali e di gruppo dei luoghi lasciati, ma anche sulle difficoltà di ambientarsi in un mondo che appariva attraente dall’esterno quanto duro da penetrare (tipica Bright Lights, Big City di Jimmy Reed). Anche musicalmente si nota quello che è il tratto distintivo del blues, i quattro quarti che cadenzano i brani in modo inconfondibile, anche chi non ne conoscesse la provenienza non faticherebbe a capire che si tratta di un genere musicale a sé stante.
Le strofe iniziali sempre ripetute danno alla canzone del blues quel connotato particolare che ha poi finito per influenzare la musica nel suo complesso. Chitarra e armonica sono così gli strumenti principe di questo genere musicale, ma non va dimenticato anche il piano; l’evoluzione musicale spinse sempre più verso l’elettrificazione degli strumenti e l’amplificazione donò una potenza unica, favorendo lo svilupparsi di talenti musicali neri, solisti bravissimi che saranno poi ’imitati’ da molti talenti bianchi. Il blues c’è ancora oggi, anche se è diventata una musica più di nicchia rispetto a solo 40 anni fa, ma la fiamma è tenuta accesa perché alla base non c’è la plastica ma il sentimento genuino.
Certo nomi come Robert Johnson, Muddy Waters e Buddy Guy sono conosciutissimi, ma dietro di loro ce ne sono a centinaia di musicisti che hanno seguito lo stesso percorso. Sia strutturalmente che dal punto di vista compositivo il blues manteneva il collegamento con le radici dei musicisti e con il loro passato: la malinconia era la base delle canzoni che dal punto di vista dei testi si basavano su ricordi personali e di gruppo dei luoghi lasciati, ma anche sulle difficoltà di ambientarsi in un mondo che appariva attraente dall’esterno quanto duro da penetrare (tipica Bright Lights, Big City di Jimmy Reed). Anche musicalmente si nota quello che è il tratto distintivo del blues, i quattro quarti che cadenzano i brani in modo inconfondibile, anche chi non ne conoscesse la provenienza non faticherebbe a capire che si tratta di un genere musicale a sé stante.
Le strofe iniziali sempre ripetute danno alla canzone del blues quel connotato particolare che ha poi finito per influenzare la musica nel suo complesso. Chitarra e armonica sono così gli strumenti principe di questo genere musicale, ma non va dimenticato anche il piano; l’evoluzione musicale spinse sempre più verso l’elettrificazione degli strumenti e l’amplificazione donò una potenza unica, favorendo lo svilupparsi di talenti musicali neri, solisti bravissimi che saranno poi ’imitati’ da molti talenti bianchi. Il blues c’è ancora oggi, anche se è diventata una musica più di nicchia rispetto a solo 40 anni fa, ma la fiamma è tenuta accesa perché alla base non c’è la plastica ma il sentimento genuino.
Tag: blues, chicago, robert, johnson, chitarra
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