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Artista: Bugge Wesseltoft Album: IM


Anno: 2007
Tempo: 0:0-1

IM di Bugge Wesseltoft: Una Recensione Critica di un Album Jazz Sperimentale


Bugge Wesseltoft, un pianista jazz norvegese, ha fatto un grande impatto con il suo album IM del 2018. L'album si presenta come una fusione di suoni jazz elettronici e ambientali. È un'opera sperimentale, con Bugge che si cimenta in collaborazioni come Henrik Schwarz, Prins Thomas, Marcin Wasilewski, e altri. In questo blog post, darò una ricca recensione critica dell'album.
Iniziamo dall'inizio. L'album si apre con Untitled 31, che è un parlato in lingua norvegese moderato da Wesseltoft stesso. È una scelta insolita per un album jazz, ma fa il suo lavoro introducendo l'album come un viaggio sonoro nel mondo di Wesseltoft. Il brano successivo, Filmore 55, è una canzone jazz elettronica dalle melodie pulite e liriche. Ha una struttura musicale interessante e pesante, che prelude a ciò che segue.
Il primo grande successo di IM è Change, che è una canzone elettronica bass-heavy che impiega una combinazione di sintetizzatori, drum machine, e sintetizzatori acustici. La versatilità di Wesseltoft come pianista si sente in questo pezzo, poiché si adatta a diversi suoni e generi musicali in un solo album. La canzone successiva, Somewhere In Between, è una lenta ballata jazz che sfuma in unici e prolungati accordi di pianoforte che fissano il tono emotivo del suo album.
A proposito, la cosa migliore dell'album è la diversità delle sue canzoni. Chili Sin Carne è un improvvisazione solida al pianoforte, composta da suoni preparati creando suoni nuovi ed emergenti dallo strumento originale. Lo stesso accade con Another Day, il cui suono del pianoforte è infiltrato dalle armonie jazz e dal pop sensuale.
Un'altra canzone di spicco sull'album è Adventures In Nonsense, che è una canzone elettronica skitter che culmina in un arrangiamento jazz fusion inflessibile e incisivo. La sezione di batteria è sicuramente una delle migliori del disco, in quanto Lopez è in grado di guidare il pezzo attraverso l'uso di sincopi e chop.
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In sintesi, IM di Bugge Wesseltoft è un album interessante che potrebbe non essere accettato da tutti. Tuttavia, non si può negare la creatività e il talento di Wesseltoft come jazzista e compositore. L'album è una miscela unica di generi musicali, che lo rendono difficile da categorizzare o etichettare. Se sei un amante del jazz sperimentale, prenditi il ??tempo di ascoltare questo album attentamente. Problemi a parte, l'album è un successo, che rappresenta il come lo sperimentazione nell'arte possa risultare in qualcosa che va oltre la routine di stile che aspetta l'udito delle nostre orecchie.