Metalcore
Riff grintosi, molto tecnici e intervallati da note alte con una bella voce potente scream. I ritornelli sono melodici, cantabili. Questa è la musica della nuova generazione dei metallari, giovani tatuati, vestiti di nero, coi capelli neri tinti che assomigliano molto ai darkettoni. Il metalcore deriva dal post hardcore, ma prende molti elementi dai vari sottogeneri metal. Questa musica sarà quella che infiammerà i prossimi festival metal di tutto il mondo. Preparati a saltare a fare walls of death e circle pits rigorosamente con la maglietta nera.Riff molto tecnici e potenti, note alte e grandi voci da urlo. I cori sono melodici, puoi cantare insieme a loro. Questa è la musica della nuova generazione di metallari, giovani tatuati, vestiti di nero e i capelli tinti di nero, proprio come i fan della musica dark. La musica metalcore proviene dal post hardcore, ma ha preso così tanti elementi dai diversi sottogeneri metal. Questa sarà la musica che accenderà il fuoco dei festival metal in tutto il mondo nel prossimo futuro. Preparati a tuffarti nei muri della morte e nelle fosse del cerchio e ricorda di indossare la tua camicia nera preferita.
Il Metalcore: il mix perfetto tra metal e hardcore!
Il metalcore è un genere musicale che ha iniziato a prendere piede alla fine degli anni '90. Questo genere unisce l'energia dell'hardcore alla potenza del metal. Il risultato è una musica aggressiva e potente, che spesso si caratterizza per un mix di voci melodiche e growl gutturali. In questo post, parleremo della biografia del genere, dei suoi elementi distintivi, delle migliori canzoni e qualche critica.
Il metalcore ha avuto origine negli Stati Uniti, grazie a band come Killswitch Engage, Unearth e As I Lay Dying. Queste band hanno iniziato a usare tecniche dell'hardcore come il breakdown, un'esplosione di energia solitamente utilizzata in questo genere per far scatenare il pubblico al concerto, ma anche per rendere la musica più pesante e potente. A queste tecniche, le band hanno poi unito elementi del metal, come i riff di chitarra tipici del death metal. Questo ha quindi dato vita a un suono unico e riconoscibile.
Uno dei suoni distintivi del metalcore è la presenza di due diversi tipi di voce: quella melodica e quella gutturale. La voce melodica, spesso eseguita da un cantante principale, è pulita e chiara. In contrasto, la voce gutturale, detta growl, è un tipo di voce rauca e quasi animalesca. Spesso eseguita da un secondo cantante o dallo stesso cantante principale, il growl è un altro elemento distintivo del genere, che contribuisce a creare un contrasto interessante tra la melodia e il caos.
Le canzoni del metalcore sono spesso caratterizzate da una struttura molto lineare, che inizia con una sezione melodica e prosegue con uno o più breakdown e un bridge, per poi tornare alla sezione principale. Le parole delle canzoni sono spesso di natura personale e emotiva e trattano temi come la rabbia, il dolore e la frustrazione.
Se sei un fan del metalcore, conosci sicuramente band come Bullet for My Valentine, Trivium, Bring Me the Horizon e Asking Alexandria. Una delle canzoni più famose del genere, e molto citata dai fan come una delle migliori, è My Curse dei Killswitch Engage. Altre canzoni famose includono Duality dei Slipknot, The Final Episode degli Asking Alexandria e Carrion dei Parkway Drive.
Per quanto riguarda le critiche, il metalcore spesso viene accusato di essere ripetitivo e privo di originalità. Molti critici sostengono che le band del genere stiano semplicemente imitando le band precedenti, senza aggiungere mai nulla di nuovo al sound. Inoltre, il metalcore è stato spesso associato a un aumento della violenza ai concerti, in cui i fan tendono a fare mosh pit e crowd surfing, mettendo a rischio l'incolumità degli altri spettatori.
In conclusione, il metalcore è un genere musicale che, nonostante le critiche, continua a avere un grande seguito di fan in tutto il mondo. Se sei un appassionato di metal più estremo e ti piace l'energia dell'hardcore, non puoi non ascoltare il metalcore! Spero che questo post ti abbia dato le informazioni necessarie per capire meglio questo genere, le sue origini e il suo sound distintivo. Continua a seguire il nostro blog per delle nuove avventure musicali!
Il Metalcore: il mix perfetto tra metal e hardcore!
Il metalcore è un genere musicale che ha iniziato a prendere piede alla fine degli anni '90. Questo genere unisce l'energia dell'hardcore alla potenza del metal. Il risultato è una musica aggressiva e potente, che spesso si caratterizza per un mix di voci melodiche e growl gutturali. In questo post, parleremo della biografia del genere, dei suoi elementi distintivi, delle migliori canzoni e qualche critica.
Il metalcore ha avuto origine negli Stati Uniti, grazie a band come Killswitch Engage, Unearth e As I Lay Dying. Queste band hanno iniziato a usare tecniche dell'hardcore come il breakdown, un'esplosione di energia solitamente utilizzata in questo genere per far scatenare il pubblico al concerto, ma anche per rendere la musica più pesante e potente. A queste tecniche, le band hanno poi unito elementi del metal, come i riff di chitarra tipici del death metal. Questo ha quindi dato vita a un suono unico e riconoscibile.
Uno dei suoni distintivi del metalcore è la presenza di due diversi tipi di voce: quella melodica e quella gutturale. La voce melodica, spesso eseguita da un cantante principale, è pulita e chiara. In contrasto, la voce gutturale, detta growl, è un tipo di voce rauca e quasi animalesca. Spesso eseguita da un secondo cantante o dallo stesso cantante principale, il growl è un altro elemento distintivo del genere, che contribuisce a creare un contrasto interessante tra la melodia e il caos.
Le canzoni del metalcore sono spesso caratterizzate da una struttura molto lineare, che inizia con una sezione melodica e prosegue con uno o più breakdown e un bridge, per poi tornare alla sezione principale. Le parole delle canzoni sono spesso di natura personale e emotiva e trattano temi come la rabbia, il dolore e la frustrazione.
Se sei un fan del metalcore, conosci sicuramente band come Bullet for My Valentine, Trivium, Bring Me the Horizon e Asking Alexandria. Una delle canzoni più famose del genere, e molto citata dai fan come una delle migliori, è My Curse dei Killswitch Engage. Altre canzoni famose includono Duality dei Slipknot, The Final Episode degli Asking Alexandria e Carrion dei Parkway Drive.
Per quanto riguarda le critiche, il metalcore spesso viene accusato di essere ripetitivo e privo di originalità. Molti critici sostengono che le band del genere stiano semplicemente imitando le band precedenti, senza aggiungere mai nulla di nuovo al sound. Inoltre, il metalcore è stato spesso associato a un aumento della violenza ai concerti, in cui i fan tendono a fare mosh pit e crowd surfing, mettendo a rischio l'incolumità degli altri spettatori.
In conclusione, il metalcore è un genere musicale che, nonostante le critiche, continua a avere un grande seguito di fan in tutto il mondo. Se sei un appassionato di metal più estremo e ti piace l'energia dell'hardcore, non puoi non ascoltare il metalcore! Spero che questo post ti abbia dato le informazioni necessarie per capire meglio questo genere, le sue origini e il suo sound distintivo. Continua a seguire il nostro blog per delle nuove avventure musicali!
2023-11-10
Live Report: TRIVIUM, una delle grandi band metalcore
L’attesa, il viaggio… spingo la macchina sulla A4, direzione Venezia, gustandomi come antipasto per lo spettacolo che mi attende l’ultimo album dei Trivium, quel The Sin and the Sentence che dopo l’esperimento buono ma a mio avviso poco convincente di Silence in the Snow, rivede lo scream a ridare dinamismo ai pezzi del combo americano.
Mentre ascolto il disco bevendomi la seconda Moretti continuo a chiedermi se quel tipo di metal mi piaccia o no, ma all’attacco del coro del pre-refrain di Beyond Oblivion comincio a scapocciare duro davanti al volante e tutte le domande vengono dimenticate.
Sono le 18:30 quando imbocco finalmente il parcheggio del famigerato Live Music Club di Trezzo d’Adda, solo Live di Trezzo per gli assidui frequentatori. Sono in perfetto orario.La location in questione è sicuramente tra le mie preferite per seguire un bel concerto metal. Ottimo impianto, ottima struttura e sempre ottima selezione di gruppi.
Lasciata nell’ampio parcheggio la fedelissima carrozza che anche questo giro mi ha portato a destinazione senza particolari danni, mi metto in fila in attesa della perquisizione di rito prima dell’ingresso.
Anche questo momento è uno di quelli che preferisco dell’esperienza del live. Ci si mette a proprio agio, si beve qualcosa in compagnia e si fanno discorsi di filosofia da strada con quelli che da lì a breve saranno i tuoi compagni di party.
Appena entro nel locale è come essere a casa, il Live mi ha sempre regalato dei grandi concerti e sono sempre contentissimo di tornarci.
Mi dirigo subito al bar, c’è bisogno di carburare un po’, quindi mi ordino due birre.Non c’è molto da attendere prima dell’inizio del concerto, si spengono le luci ed ecco arrivare sul palco gli Hell’s Guardian, l’opening act chiamata a dare la prima botta di metallo pesante dopo una giornata di lavoro dell’audience presente.
I quattro metalhead della provincia di Brescia si lanciano in un coinvolgente Death Metal tra il melodico e l’epico che viene apprezzato da subito dai primi avventori della serata.
I ragazzi sono un po’ statici sul palco, forse non proprio a loro agio, ma in fondo siamo metallari e per noi quello che conta di più è sempre la musica e in questo la band di Brescia ci sta fornendo uno spettacolo veramente all’altezza.
Conclusione: per il sottoscritto non si poteva iniziare in modo migliore.
Si riaccendono le luci e questo è il segnale per correre a prendere un’altra birra prima del prossimo gruppo. Come al solito stanno scorrendo fiumi di birra… ma è così che dev’essere.E’ il momento dei britannici While She Sleeps che ci buttano addosso un’ondata di Metalcore che accende i primi “pogo’s moment” della serata a cui hanno contribuito oltre che al locale ormai pieno, anche il tasso alcolemico dei metallari presenti.
Già dalle primissime battute si nota subito che la band inglese è perfettamente a suo agio sul palco, con il frontman Lawrence Taylor mattatore della serata… almeno per il momento.Grande aggressività condita con un grande spettacolo, cosa chiedere di più per scaldarsi prima dei Nostri?
Finita la performance dei W.S.S. mi dirigo nell’area ristoro del Live, ho bisogno di mettere qualcosa di solido nello stomaco per mitigare un po’ gli effetti dell’alcool. Mentre sono in coda per lo scontrino valuto cosa prendere: Vado di Hot Dog o meglio una pizzetta?
dilemma… mi do il tempo di pensarci fino a quando non arriverò davanti al registratore di cassa, l’unica cosa sicura è che annaffierò il tutto con un po’ di acqua, giusto per spezzare il ritmo.
Cassiere:“Cosa ti do?”
Io: “una pizzetta e una birra”… cazzo, non ce l’ho fatta neanche sta volta.
Mentre sbocconcello il mio trancio mi metto a chiacchierare con due astanti che hanno tutta l’aria di essere dello staff e tra una battuta e l’altra gli espongo il mio pensiero sulla tendenza dei Metal Kids nel preferire una rassicurante bottiglietta di acqua alla birra d’ordinanza… generazione disinnescata.
Inizialmente non ho notato grossa convinzione nei volti dei miei interlocutori ma alla domanda “Tu che bevevi a 17 anni ai concerti?” un velo di orgogliosa malinconia e comprensione delle mie parole ha fatto capolino nei loro sguardi.
Finito il pasto fugace saluto i miei commensali e mi dirigo davanti al palco per l’inizio dello spettacolo atteso.
Ci siamo, questa è la terza volta che vedo i Trivium e ancora non ho capito se mi piacciono veramente o no. Si spengono le luci e le note della title track di The Sin and the Sentence fanno vibrare le casse che circondano il locale e per risonanza anche i corpi che lo riempiono.Si scapoccia, si canta, si poga e, novità per me, ci si lancia in velocissimi Circle Pit mentre penso ai lividi che potrò sfoggiare come medaglie al valore ad amici e colleghi.
Il combo capitanato da un Matt Heafy è veramente ispirato, passa da pezzi del nuovo repertorio come Beyond Oblivion ai classici Pillars of Serpent, Betrayal e la grande Down from the Sky tratta dal loro album che preferisco... Shogun . Il concerto fila che è un piacere, il frontman sul palco continua a incitare la folla tra uno scream e l’altro, riesco anche a sfracellarmi a terra a un certo punto, ma i miei compagni di battaglia si premurano subito di tirarmi in piedi e mi rigettano nella mischia… che splendidi ragazzi.
Dopo un’altra incursione sui nuovi pezzi con The Heart from your Hurt e Strife i
nostri Trivium ci portano per mano in chiusura con Pull Harder on the Strings of your Mertyr e con la travolgente In Waves che fa partire l’ultimo grande pogo della serata.Si riaccendono le luci. Sono dolorante, stanco ma molto felice dell’esperienza appena vissuta.Il concerto è stato fantastico, la location come sempre si è dimostrata all’altezza e alla fine sono arrivato alla conclusione che forse i Trivium mi piacciano veramente.
E’ arrivato il momento di riprendere la strada verso casa, ma prima di partire carico nell’autoradio Shogun e sparo a palla Torn Between Scylla and Charibdis per congedarmi in bellezza.
Alla prossima...
Mentre ascolto il disco bevendomi la seconda Moretti continuo a chiedermi se quel tipo di metal mi piaccia o no, ma all’attacco del coro del pre-refrain di Beyond Oblivion comincio a scapocciare duro davanti al volante e tutte le domande vengono dimenticate.
Sono le 18:30 quando imbocco finalmente il parcheggio del famigerato Live Music Club di Trezzo d’Adda, solo Live di Trezzo per gli assidui frequentatori. Sono in perfetto orario.La location in questione è sicuramente tra le mie preferite per seguire un bel concerto metal. Ottimo impianto, ottima struttura e sempre ottima selezione di gruppi.
Lasciata nell’ampio parcheggio la fedelissima carrozza che anche questo giro mi ha portato a destinazione senza particolari danni, mi metto in fila in attesa della perquisizione di rito prima dell’ingresso.
Anche questo momento è uno di quelli che preferisco dell’esperienza del live. Ci si mette a proprio agio, si beve qualcosa in compagnia e si fanno discorsi di filosofia da strada con quelli che da lì a breve saranno i tuoi compagni di party.
Appena entro nel locale è come essere a casa, il Live mi ha sempre regalato dei grandi concerti e sono sempre contentissimo di tornarci.
Mi dirigo subito al bar, c’è bisogno di carburare un po’, quindi mi ordino due birre.Non c’è molto da attendere prima dell’inizio del concerto, si spengono le luci ed ecco arrivare sul palco gli Hell’s Guardian, l’opening act chiamata a dare la prima botta di metallo pesante dopo una giornata di lavoro dell’audience presente.
I quattro metalhead della provincia di Brescia si lanciano in un coinvolgente Death Metal tra il melodico e l’epico che viene apprezzato da subito dai primi avventori della serata.
I ragazzi sono un po’ statici sul palco, forse non proprio a loro agio, ma in fondo siamo metallari e per noi quello che conta di più è sempre la musica e in questo la band di Brescia ci sta fornendo uno spettacolo veramente all’altezza.
Conclusione: per il sottoscritto non si poteva iniziare in modo migliore.
Si riaccendono le luci e questo è il segnale per correre a prendere un’altra birra prima del prossimo gruppo. Come al solito stanno scorrendo fiumi di birra… ma è così che dev’essere.E’ il momento dei britannici While She Sleeps che ci buttano addosso un’ondata di Metalcore che accende i primi “pogo’s moment” della serata a cui hanno contribuito oltre che al locale ormai pieno, anche il tasso alcolemico dei metallari presenti.
Già dalle primissime battute si nota subito che la band inglese è perfettamente a suo agio sul palco, con il frontman Lawrence Taylor mattatore della serata… almeno per il momento.Grande aggressività condita con un grande spettacolo, cosa chiedere di più per scaldarsi prima dei Nostri?
Finita la performance dei W.S.S. mi dirigo nell’area ristoro del Live, ho bisogno di mettere qualcosa di solido nello stomaco per mitigare un po’ gli effetti dell’alcool. Mentre sono in coda per lo scontrino valuto cosa prendere: Vado di Hot Dog o meglio una pizzetta?
dilemma… mi do il tempo di pensarci fino a quando non arriverò davanti al registratore di cassa, l’unica cosa sicura è che annaffierò il tutto con un po’ di acqua, giusto per spezzare il ritmo.
Cassiere:“Cosa ti do?”
Io: “una pizzetta e una birra”… cazzo, non ce l’ho fatta neanche sta volta.
Mentre sbocconcello il mio trancio mi metto a chiacchierare con due astanti che hanno tutta l’aria di essere dello staff e tra una battuta e l’altra gli espongo il mio pensiero sulla tendenza dei Metal Kids nel preferire una rassicurante bottiglietta di acqua alla birra d’ordinanza… generazione disinnescata.
Inizialmente non ho notato grossa convinzione nei volti dei miei interlocutori ma alla domanda “Tu che bevevi a 17 anni ai concerti?” un velo di orgogliosa malinconia e comprensione delle mie parole ha fatto capolino nei loro sguardi.
Finito il pasto fugace saluto i miei commensali e mi dirigo davanti al palco per l’inizio dello spettacolo atteso.
Ci siamo, questa è la terza volta che vedo i Trivium e ancora non ho capito se mi piacciono veramente o no. Si spengono le luci e le note della title track di The Sin and the Sentence fanno vibrare le casse che circondano il locale e per risonanza anche i corpi che lo riempiono.Si scapoccia, si canta, si poga e, novità per me, ci si lancia in velocissimi Circle Pit mentre penso ai lividi che potrò sfoggiare come medaglie al valore ad amici e colleghi.
Il combo capitanato da un Matt Heafy è veramente ispirato, passa da pezzi del nuovo repertorio come Beyond Oblivion ai classici Pillars of Serpent, Betrayal e la grande Down from the Sky tratta dal loro album che preferisco... Shogun . Il concerto fila che è un piacere, il frontman sul palco continua a incitare la folla tra uno scream e l’altro, riesco anche a sfracellarmi a terra a un certo punto, ma i miei compagni di battaglia si premurano subito di tirarmi in piedi e mi rigettano nella mischia… che splendidi ragazzi.
Dopo un’altra incursione sui nuovi pezzi con The Heart from your Hurt e Strife i
nostri Trivium ci portano per mano in chiusura con Pull Harder on the Strings of your Mertyr e con la travolgente In Waves che fa partire l’ultimo grande pogo della serata.Si riaccendono le luci. Sono dolorante, stanco ma molto felice dell’esperienza appena vissuta.Il concerto è stato fantastico, la location come sempre si è dimostrata all’altezza e alla fine sono arrivato alla conclusione che forse i Trivium mi piacciano veramente.
E’ arrivato il momento di riprendere la strada verso casa, ma prima di partire carico nell’autoradio Shogun e sparo a palla Torn Between Scylla and Charibdis per congedarmi in bellezza.
Alla prossima...
Tag: metalcore, metal, live report, trivium, Live di Trezzo
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