Artista: The White Stripes Album: Get Behind Me Satan
Anno: 2005Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Get Behind Me Satan dei The White Stripes
I The White Stripes sono un'icona della musica alternativa degli anni 2000, formati dai fratelli Jack e Meg White. Originari di Detroit, hanno saputo rinnovare il rock'n'roll con il loro stile minimale e potente. In questo blog, approfondiremo l'album Get Behind Me Satan, uscito nel 2005, e che ha rappresentato un momento di svolta nella carriera della band. Scopriremo le migliori canzoni dell'album, il contesto in cui è stato creato, ma anche qualche critica all'artistica e alla produzione.
Get Behind Me Satan è un album che segna un cambiamento radicale nella musica dei The White Stripes. Rispetto ai precedenti lavori, l'album è infatti caratterizzato da sonorità blues, gospel e folk, unite a un suono ancora più minimale rispetto al passato. Il tutto accompagnato da testi oscuri e surreali, capaci di creare un'atmosfera unica. Il disco, composto da 13 tracce, è stato accolto positivamente dalla critica e dal pubblico, diventando un classico del rock alternativo.
Per quanto riguarda le migliori canzoni dell'album, sicuramente spiccano Icky Thump, The Denial Twist e Blue Orchid. Icky Thump è la canzone più energica dell'album, con un riff di chitarra potente e un ritmo martellante. The Denial Twist, invece, riprende il suono blues del passato della band, mentre Blue Orchid è caratterizzata dal suono del pianoforte e da una melodia orecchiabile.
Il contesto in cui nasce l'album è importante per capire la sua originalità. Get Behind Me Satan è stato registrato in soli 2 settimane, tutto in un unico studio a casa dei White. Il prodotto finale è un album grezzo e di difficile ascolto, ma che mette in luce tutta la genialità della band. Un altro elemento che ha reso particolare questo album sono le scelte strumentali dei fratelli White, come l'uso della marimba in alcune canzoni.
Tuttavia, come in ogni lavoro artistico, ci sono state anche alcune critiche a Get Behind Me Satan. Alcuni critici hanno infatti giudicato il disco troppo sperimentale e difficile da digerire, rispetto ai precedenti lavori dei The White Stripes. Inoltre, la scelta di Meg White di suonare solo la batteria in questo album ha portato ad una riduzione delle sfumature strumentali, che in qualche caso si è tradotto in un suono troppo monocorde.
In definitiva, Get Behind Me Satan è un album importante nella carriera dei The White Stripes, che ha saputo innovare il loro suono con successo. Tra le migliori canzoni dell'album, spiccano Icky Thump, The Denial Twist e Blue Orchid, ma tutte le tracce hanno una loro peculiarità. Il contesto in cui è stato creato l'album e le scelte sperimentali dei fratelli White, hanno reso il disco unico e originale, seppur criticato da alcuni per la sua difficoltà d'ascolto. Nonostante le critiche, Get Behind Me Satan rimane uno dei capolavori della musica alternativa degli anni 2000.
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