Artista: The Cure Album: Wish
Anno: 1992Tempo: 1:06:22
Una critica dell'album Wish dei The Cure
The Cure è una leggendaria band inglese che ha avuto un successo travolgente negli anni '80 e '90. Il leader della band, Robert Smith, è un'icona del rock alternativo. Il loro undicesimo album, Wish, è considerato uno dei loro migliori lavori ed è stato pubblicato nel 1992. In questo post, esploreremo il genere musicale della band, il contesto in cui Wish è stato creato e le migliori canzoni dell'album. Inoltre, esamineremo alcune delle critiche ricevute dall'album e dall'artista.
The Cure era una band che faceva parte della scena post-punk / new-wave. La loro musica è caratterizzata da testi emotivi, melodici e impegnativi, con chitarre distorti e pesanti. Nel corso degli anni hanno influenzato molti artisti, incluso il rock alternativo americano degli anni '90. L'album Wish è stato rilasciato in un periodo in cui l'alternative rock stava diventando sempre più influente nella cultura popolare.
L'album è composto da 12 tracce, tra le quali ci sono alcune delle migliori canzoni dei The Cure. Friday I'm in Love è un classico, una canzone pop-rock con un ritmo frenetico e una melodia contagiosa che ha conferito alla band un grande successo. High è un'altra canzone fantastica, con un suono orecchiabile e una chitarra melodiosa. A Letter to Elise è una ballata bellissima, con la voce emotiva di Robert Smith che la rende indimenticabile. From the Edge of the Deep Green Sea e Wendy Time sono brani più rock, che mostrano la capacità della band di avere un suono pesante e distorto.
Tuttavia, non tutti hanno amato Wish. Alcuni critici del tempo lamentavano che la band stesse diventando troppo commerciale e che il loro sound fosse troppo pulito e convenzionale rispetto alle loro precedenti opere. Alcuni lamentavano inoltre l'uso eccessivo delle tastiere e delle drum machine negli arrangiamenti. Inoltre, i fan più hardcore dei The Cure hanno criticato l'album come troppo morbido e romantico per la loro band preferita.
Altre critiche rivolte ai The Cure riguardano la loro immagine e il loro atteggiamento sul palco. Molti hanno criticato Robert Smith per la sua stramba acconciatura e trucco, che è divenuta un marchio di fabbrica della band. Altri hanno criticato Robert per essere eccessivamente timido e riservato sul palco, spesso guardando alle sue scarpe anziché al pubblico.
In ultima analisi, l'album Wish è un lavoro eccezionale dei The Cure, che ha prodotto alcune delle loro canzoni più riuscite. Questo album ha continuato a influenzare molte band alternative di oggi. Tuttavia, le critiche di cui sopra sono state note e dibattute, mostrando come le aspettative dei fan e dei critici possano essere diverse, ma la musica rimane sempre aperta a interpretazioni soggettive. Ad ogni modo, se non avete ancora ascoltato Wish, vi consiglio di farlo e decidere per voi stessi se è o meno un grande album.
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