Artista: The Strokes Album: Comedown Machine
Anno: 2013Tempo: 40:10
Comedown Machine de The Strokes: una critica d'album
The Strokes è un gruppo rock americano composto da Julian Casablancas, Albert Hammond Jr., Nick Valensi, Nikolai Fraiture e Fabrizio Moretti. La loro musica è influenzata dal rock garage, punk e new wave. Il loro album del 2013 Comedown Machine ha destato l'interesse di molti fan e ha ricevuto recensioni contrastanti. In questo blog, darò una panoramica delle migliori canzoni dell'album e del contesto in cui è stato creato. Inoltre, condividerò le mie critiche su questo album e sull'artista.
L'album Comedown Machine è stato pubblicato nel marzo 2013 ed è stato il quinto album in studio del gruppo. È stato prodotto dal chitarrista del gruppo, Albert Hammond Jr. Le sonorità del disco sono molto diverse dall'album precedente Angles, che era stato un album sperimentale e ricco di influenze new wave. Comedown Machine ha invece un sound più omogeneo e si rifà maggiormente alle sonorità rock degli anni '70.
Una delle migliori canzoni dell'album è One Way Trigger. La canzone ha un'introduzione che sembra un omaggio alla musica degli anni '80, ma poi si sviluppa in un ritornello incisivo che ricorda molto la loro hit del 2001 Last Nite. All The Time è un'altra grande canzone dell'album ed è anche il primo singolo estratto dall'album. È una canzone diretta e orecchiabile che si collega al loro sound rock vintage. Slow Animals è un'altra canzone di spicco dell'album, con un sound un po' più lento e una grande attenzione alle melodie e alle armonie.
Tuttavia, nonostante ci siano alcuni pezzi davvero buoni in questo album, non riesco a non notare una certa mancanza di coesione. L'album sembra a volte faticare a trovare una propria identità musicale. Alcune delle canzoni sembrano un po' ripetitive e non riescono a lasciare un'impressione duratura. In generale, Comedown Machine sembra un po' sotto tono rispetto ai loro lavori precedenti.
In definitiva, Comedown Machine dei The Strokes è un album interessante che ha ricevuto recensioni diverse. Sebbene sia possibile apprezzare i pezzi singoli del disco, l'album non riesce a trovare una propria identità e a lasciare un'impressione duratura. I The Strokes sono stati uno dei gruppi più innovativi degli anni 2000 e, sebbene questo album non sia il loro migliore, possiamo sempre apprezzare il loro contributo alla scena musicale moderna.
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