Artista: Nat King Cole Album: To Whom It May Concern
Anno: 2008Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album To Whom It May Concern di Nat King Cole
Nat King Cole è stato un artista che ha segnato la storia della musica, nato nel 1919 nella città di Montgomery, in Alabama negli Stati Uniti, ha sviluppato il suo talento musicale fin dall'età di tre anni. Cole è stato un cantante, pianista e attore che ha influenzato il genere del jazz con la sua voce calda e suadente. Il suo stile lo ha reso uno dei cantanti più famosi e influenti della sua epoca. In quest'articolo, analizzeremo l'album To Whom It May Concern di Nat King Cole, un album che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera.
To Whom It May Concern è un album di Nat King Cole pubblicato nel 1959 dalla Capitol Records. L'album contiene 12 canzoni tra cui Love-Wise, Stay With It, Funny (Not Much), My Heart's Treasure e Love is Here to Stay. L'album che si inserisce nella corrente mainstream jazz dell'epoca, lascia intravedere le capacità tecniche e interpretative del cantante.
Love-Wise è senza dubbio uno dei pezzi più famosi dell'album. La canzone si caratterizza per la sassosità e il ritmo cadenzato della melodia. La virtuosistiche del pianista risaltano con delle improvvisazioni che si adattano benissimo allo swing delle percussioni e del basso. Cole canta con una voce morbida e seducente, rendendo la canzone ancor più coinvolgente.
Stay With It è un altro pezzo in cui si apprezzano le doti tecniche di Nat King Cole come musicista. La canzone presenta un tappeto sonoro armonioso e rilassante con sonorità di chitarra e un unisono tra la tromba e armonica in alcune parti. Nel pezzo, Cole esibisce il suo stile ballabile con un gioco innovativo di pianoforte.
Love is Here to Stay, l'ultima traccia dell'album, è una cover di un brano di George e Ira Gershwin. La canzone è un duetto in cui Cole canta insieme a Betty Hutton. La melodia è piacevole e i due artisti cantano bene insieme, seppur non vi sia la voce espressivo e ricca di sfumature di una Ella Fitzgerald.
In generale l'album rappresenta un momento importante della carriera di Nat King Cole, ma tuttavia lascia qualche critica. Nonostante le sue virtuosistiche come musicista e pianista, le canzoni dell'album sembrano tutte uguali per la sua vocalità sempre uguale su tutto il repertorio. Inoltre, manca in questo album un vero e proprio cambiamento di registro rispetto a precedenti progetti dell'artista.
In sintesi, To Whom It May Concern di Nat King Cole è un album che testimonia le capacità di tecnica e interpretative di Nat King Cole. Le canzoni dell'album sono di una leggerezza tipica del jazz mainstream dell'epoca, ma forse l'album manca di un vero e proprio sprono creativo rispetto ai suoi lavori precedenti. Ciò nonostante, la voce calda e suadente e la bravura organizzativa sono indubbiamente presenti in ogni pezzo della raccolta. L'importante è non dimenticare che Nat King Cole è stato, con le sue interpretazioni e la sua tecnica, uno dei grandi artisti della musica jazz del ventesimo secolo.
In sintesi, To Whom It May Concern di Nat King Cole è un album che testimonia le capacità di tecnica e interpretative di Nat King Cole. Le canzoni dell'album sono di una leggerezza tipica del jazz mainstream dell'epoca, ma forse l'album manca di un vero e proprio sprono creativo rispetto ai suoi lavori precedenti. Ciò nonostante, la voce calda e suadente e la bravura organizzativa sono indubbiamente presenti in ogni pezzo della raccolta. L'importante è non dimenticare che Nat King Cole è stato, con le sue interpretazioni e la sua tecnica, uno dei grandi artisti della musica jazz del ventesimo secolo.
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