Lei é seduta sul divano, si vorrebbe tagliare, ma non ha voglia neanche di quello. Ci sono dei quadri attaccati alla parete, belli, sono neri, con delle righe sbiadite, forse rosse, forse gialle. Sono le 6 del pomeriggio, é febbraio, é fuori é giá buio e la giornata non ha detto niente. Nella stanza scendono le note di Waiting for the night, le parole sono paletti di ghiaccio che si infilano sotto pelle….Quando ogni cosa é scura Siamo protetti dalla cruda realtá…Un altro giorno, un altro scalino verso le gallerie abbandonate e umide della sua mente. Un trillo del Whazzap, una piccola fiammella si accende in fondo al tunnel, in lontananza, si vede. Le punta delle dita riprendono calore…Con gli occhi socchiusi Le cose sembravano anche migliori Di quando li avevo aperti…la canzone, é un soffio sibillino sulla piccola fiamma, Ho aspettato che scendesse la notte Ora tutto è sopportabile E qui nell'immobilità Tutto ciò che senti è tranquillità…VIOLATOR dei Depeche Mode, una celebrazione del silenzio, dell´oscuritá, della violenza, ma soprattutto della notte, un piccolo rifugio dove cullarsi, dove nascondersi.