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Artista: Can Album: Soon Over Babaluma


Anno: 1974
Tempo: 0:0-1

Una critica di Soon Over Babaluma di Can: Un'Analisi dell'album Iconico di un Pioniere del Krautrock


Can è un'innovativa band tedesca formatasi a Colonia nel 1968, considerata una pietra miliare nella storia della musica, ha inaugurato un nuovo genere musicale chiamato Krautrock. La band era composta da Jaki Liebezeit (batteria), Holger Czukay (basso), Irmin Schmidt (tastiere), Michael Karoli (chitarra) e Damo Suzuki (voce). La band ha continuato ad influenzare molte generazioni di musicisti con la loro musica sperimentale che univa elementi di rock, jazz, elettronica e musica concreta. In questo articolo, esamineremo il loro album Soon Over Babaluma che è stato un successo critico della band.

Il quarto album dei Can Soon Over Babaluma è stato pubblicato nel 1974 e rappresenta uno dei momenti più alti del krautrock e della musica sperimentale. L'album mette in risalto l'estro creativo dei membri del gruppo combinando elementi di improvvisazione jazzistica con sintetizzatori elettronici, chitarre fuzz e batterie tribali. La sensibilità sperimentale del krautrock si fonde con la psichedelia della band, producendo un'esperienza sonora unica. L'album, a lungo trascurato e misconosciuto, è stato riscoperto da molti appassionati di musica popular negli anni '90.

L'album si apre con l'immaginaria Dizzy Dizzy, una traccia ipnotica che caratterizza la sensualità vocale di Damo Suzuki. È una canzone melodiosa che inizia con un loop di percussioni tribali, che si trasformano in un tappeto ritmico complesso e profondo. La canzone successiva, Come sta? La Luna è un brano strumentale che inizia con la bash del sintetizzatore di Schmidt che lentamente sviluppa una vibrazione profonda e scorrevole. Chain Reaction è una delle gemme dell'album, con la voce di Suzuki che si intensifica dal punto di vista emotivo, circondata dal groviglio pulsante della batteria e dell'elettronica. L'album si chiude con Quantum Physics, un pezzo strumentale che si sviluppa intorno ad un groove ripetitivo che evoca un intenso senso di evasione.

Sebbene Soon Over Babaluma venga considerato un classico all'interno del catalogo dei Can, ci sono alcune critiche che possono essere fatte. Ad esempio, c'è chi ritiene che l'album sia troppo sperimentale e che manchi di melodia rispetto ai precedenti album della band. Tuttavia, il lavoro di Can è stato sempre sperimentale, e ciò è evidente in tutte le tracce presenti su questo album. In ogni caso, la band è riuscita a creare un'esperienza sonora unica, un bel collage musicale che continua a influenzare molte delle band contemporanee.

Allo stesso tempo, c'è una sensazione esclusiva che traspare dalle loro canzoni, molto in linea con la loro attenzione alla produzione. Anche se la band era composta da membri con spiccate personalità, il lavoro del gruppo era incredibilmente coeso e i membri suonavano in modo davvero interattivo, ascoltandosi a vicenda e spostando le proprie traiettorie di suono in modo collaborativo.

In definitiva, Soon Over Babaluma di Can è un album eccezionale che cattura la sperimentazione del krautrock in modo intenso. Un'esperienza d'ascolto che, anche dopo oltre quarant'anni, rimane fresca e pertinente. Se sei un appassionato di musica sperimentale, di sicuro non vorrai privarti di questo capolavoro della band.

Con Soon Over Babaluma, i Can hanno prodotto un album completamente unico e affascinante che ha contribuito a svelare nuove frontiere musicali. In definitiva, è un lavoro che dimostra la loro inventiva e genialità. L'album ha sicuramente guadagnato il suo status di classico e la sua influenza può essere rilevata in molti lavori successivi. Se osserviamo le critiche che gli sono state fatte, ciò non tocca minimamente l'arma più potente dei Can: la loro capacità di spingere i limiti della musica attraverso un'etere di sperimentazione energizzante.

Con Soon Over Babaluma, i Can hanno prodotto un album completamente unico e affascinante che ha contribuito a svelare nuove frontiere musicali. In definitiva, è un lavoro che dimostra la loro inventiva e genialità. L'album ha sicuramente guadagnato il suo status di classico e la sua influenza può essere rilevata in molti lavori successivi. Se osserviamo le critiche che gli sono state fatte, ciò non tocca minimamente l'arma più potente dei Can: la loro capacità di spingere i limiti della musica attraverso un'etere di sperimentazione energizzante.