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Artista: The Kinks Album: Schoolboys in Disgrace


Anno: 1975
Tempo: 36:31

Schoolboys in Disgrace: una critica dell'album dei The Kinks


The Kinks sono un gruppo rock britannico formato negli anni '60, noti soprattutto per i singoli You Really Got Me e Waterloo Sunset. La loro musica è un mix di rock e pop, con influenze del blues e del music hall. Nel 1975 il gruppo pubblica Schoolboys in Disgrace, album che riceve recensioni contrastanti. In questo articolo, analizzeremo l'album e cercheremo di capire perché sia stato così criticato.

Schoolboys in Disgrace è un album che racconta la storia di un ragazzo ribelle che viene cacciato da scuola e si unisce a un gruppo di malviventi. Le canzoni sono pervase da un'atmosfera decadente, quasi come se si respirasse l'odore di una classe operaia in declino. L'album è stato prodotto dalla stessa band e registrato ai loro Konk Studios di Londra.

Tra le canzoni più famose dell'album, troviamo Jack the Idiot Dunce, The First Time We Fall in Love e The Hard Way. Il brano d'apertura, Schoolboys in Disgrace, ha un sound rock'n'roll spinto da una chitarra distorta e da un'armonica. The Hard Way è una ballata blues che racconta la durezza della vita operaia. The First Time We Fall in Love è una ballata romantica che si distingue dal resto dell'album per il suo stile pop.

Nonostante l'album sia stato apprezzato da alcuni critici per il tema e per la narrazione, molti altri lo hanno criticato per il sound poco ispirato e il fatto che sembri un passo indietro rispetto alle produzioni precedenti del gruppo. Inoltre, ci sono state accuse di misoginia nei testi delle canzoni.

The Kinks, noti per essere una band impegnata politicamente e socialmente, sono stati anche criticati per l'immagine sessista del personaggio principale dell'album e per l'uso di orchestrazioni e di un coro gospel che sembrerebbero un tentativo di commercializzare la loro musica.

Conclusion: Schoolboys in Disgrace è un album controverso che ha diviso i fan e i critici. Mentre da un lato ci sono apprezzamenti per la capacità della band di raccontare storie e di creare un'atmosfera, dall'altro lato ci sono critiche per il sound poco ispirato e i testi accusati di misoginia. In ogni caso, questo album rimane un'opera importante nella discografia dei The Kinks e un interessante esempio di come la band abbia continuato a sperimentare nuovi stili musicali.