Industrial metal
Un antenato tutto italiano per il metallo industriale, il primo intonarumori di Russolo che nel 1903 apre al futurismo industriale, il rumore diventa musica, spiana la strada alla macchina pesante che ci schiaccia come Chaplin in un ingranaggio e martella con i suoni futuristi dentro il metal moderno. Tempi Moderni di una chitarra rock selvaggia arginata solo dalla rigidità del mondo industriale fatto di acciaio e forgia, battiti di un’Apocalisse tecnologico. Introdotti al culto della macchina dai Ministry, e via con Fear Factory, Marylin Manson, Rammstein, volti sfregiati da pesanti bassi, o trafitti dal low-fi dei Nine Inch Nails, l’era dell’industrial metal è decadente. Video musicali fra futuri apocalittici tipo Blade Runner e mondi paralleli dominati dalle macchine tipo Terminator.
Industrial Metal: il connubio perfetto tra hard rock e industrial music
Se sei un fan del rock duro e della musica industrial, sicuramente avrai sentito parlare dell'industrial metal. Questo genere musicale ibrido è nato negli anni '80 come fusione tra gli elementi industrial della musica elettronica e le sonorità potentissime e grezze del rock pesante. Ma cos'è l'industrial metal, che artisti hanno contribuito alla sua crescita e quali sono le migliori canzoni del genere che vale la pena ascoltare? In questo post, ti fornirò tutte le informazioni di cui hai bisogno per approfondire il mondo dell'industrial metal e scoprire tutto ciò che lo rende unico.
L'industrial metal nasce negli anni '80 negli Stati Uniti, grazie a band come Ministry e Skinny Puppy. Inizialmente si trattava di una sottocategoria della musica industrial, che incorporava strumenti rock e chitarre distorte nei brani. La vera affermazione del genere si ebbe negli anni '90, quando band come Nine Inch Nails e Marilyn Manson portarono l'industrial metal alla ribalta del panorama musicale internazionale. La caratteristica principale di questo genere è il connubio tra le sonorità di chitarre pesanti e la componente elettronica, con l'inserimento di campionamenti, effetti sonori e sintetizzatori.
Tra le band più influenti dell'industrial metal ci sono sicuramente i già citati Nine Inch Nails e Marilyn Manson, ma anche Rammstein, Fear Factory e Ministry. Nine Inch Nails, guidati dal carismatico Trent Reznor, sono stati una pietra miliare dell'industrial metal fin dai loro primi album, come Pretty Hate Machine e The Downward Spiral. Marilyn Manson, invece, ha fatto del suo stile provocatorio e trasgressivo il marchio di fabbrica della band, con album come Antichrist Superstar e Mechanical Animals. Rammstein, band tedesca dalle sonorità potenti e pesanti, ha fatto della loro performance dal vivo uno spettacolo memorabile, con fiamme, costumi e coreografie impressionanti.
Ma quali sono le migliori canzoni dell'industrial metal? Certamente Closer dei Nine Inch Nails, brano che unisce sapientemente la quota rock con quella elettronica, ma anche The Beautiful People di Marilyn Manson, thrilling glam-metal con testi psicologicamente agghiaccianti. Tra le canzoni più significative del genere, non possiamo non citare Du Hast dei Rammstein, brano dai ritmi martellanti che ha fatto ballare folle in tutto il mondo.
Ma come viene percepito l'industrial metal da critica e pubblico? Sicuramente, il genere non è esente dalle critiche. In particolare, spesso viene accusato di essere troppo violento o troppo oscuro. Tuttavia, l'industrial metal riesce a toccare corde emotive profonde e a rappresentare il disagio e l'alienazione tipici della società contemporanea. Nonostante questo, le performance dal vivo delle band di industrial metal sono molto apprezzate dal pubblico, per la loro capacità di coinvolgere e trasmettere energia.
L'industrial metal è un genere musicale unico che fonde l'energia del rock con la componente elettronica della musica industrial. Grazie alle sonorità potenti e grezze, unitamente all'atmosfera oscura e cruda che lo contraddistingue, l'industrial metal è riuscito ad affermarsi sul panorama musicale internazionale e ad avere una base di fan molto fedele. Se sei un amante della musica rock e dell'industrial, ti invito a scoprire il mondo dell'industrial metal, ascoltare le band più rappresentative del genere e lasciarti coinvolgere dall'energia travolgente delle loro performance dal vivo.
Industrial Metal: il connubio perfetto tra hard rock e industrial music
Se sei un fan del rock duro e della musica industrial, sicuramente avrai sentito parlare dell'industrial metal. Questo genere musicale ibrido è nato negli anni '80 come fusione tra gli elementi industrial della musica elettronica e le sonorità potentissime e grezze del rock pesante. Ma cos'è l'industrial metal, che artisti hanno contribuito alla sua crescita e quali sono le migliori canzoni del genere che vale la pena ascoltare? In questo post, ti fornirò tutte le informazioni di cui hai bisogno per approfondire il mondo dell'industrial metal e scoprire tutto ciò che lo rende unico.
L'industrial metal nasce negli anni '80 negli Stati Uniti, grazie a band come Ministry e Skinny Puppy. Inizialmente si trattava di una sottocategoria della musica industrial, che incorporava strumenti rock e chitarre distorte nei brani. La vera affermazione del genere si ebbe negli anni '90, quando band come Nine Inch Nails e Marilyn Manson portarono l'industrial metal alla ribalta del panorama musicale internazionale. La caratteristica principale di questo genere è il connubio tra le sonorità di chitarre pesanti e la componente elettronica, con l'inserimento di campionamenti, effetti sonori e sintetizzatori.
Tra le band più influenti dell'industrial metal ci sono sicuramente i già citati Nine Inch Nails e Marilyn Manson, ma anche Rammstein, Fear Factory e Ministry. Nine Inch Nails, guidati dal carismatico Trent Reznor, sono stati una pietra miliare dell'industrial metal fin dai loro primi album, come Pretty Hate Machine e The Downward Spiral. Marilyn Manson, invece, ha fatto del suo stile provocatorio e trasgressivo il marchio di fabbrica della band, con album come Antichrist Superstar e Mechanical Animals. Rammstein, band tedesca dalle sonorità potenti e pesanti, ha fatto della loro performance dal vivo uno spettacolo memorabile, con fiamme, costumi e coreografie impressionanti.
Ma quali sono le migliori canzoni dell'industrial metal? Certamente Closer dei Nine Inch Nails, brano che unisce sapientemente la quota rock con quella elettronica, ma anche The Beautiful People di Marilyn Manson, thrilling glam-metal con testi psicologicamente agghiaccianti. Tra le canzoni più significative del genere, non possiamo non citare Du Hast dei Rammstein, brano dai ritmi martellanti che ha fatto ballare folle in tutto il mondo.
Ma come viene percepito l'industrial metal da critica e pubblico? Sicuramente, il genere non è esente dalle critiche. In particolare, spesso viene accusato di essere troppo violento o troppo oscuro. Tuttavia, l'industrial metal riesce a toccare corde emotive profonde e a rappresentare il disagio e l'alienazione tipici della società contemporanea. Nonostante questo, le performance dal vivo delle band di industrial metal sono molto apprezzate dal pubblico, per la loro capacità di coinvolgere e trasmettere energia.
L'industrial metal è un genere musicale unico che fonde l'energia del rock con la componente elettronica della musica industrial. Grazie alle sonorità potenti e grezze, unitamente all'atmosfera oscura e cruda che lo contraddistingue, l'industrial metal è riuscito ad affermarsi sul panorama musicale internazionale e ad avere una base di fan molto fedele. Se sei un amante della musica rock e dell'industrial, ti invito a scoprire il mondo dell'industrial metal, ascoltare le band più rappresentative del genere e lasciarti coinvolgere dall'energia travolgente delle loro performance dal vivo.
2024-03-08
Dentro l'industrial metal: Marilyn Manson, le origini
1989: Brian Warner, studente di college e autore di articoli musicali per la rivista ‘25th Parallel’, scrive testi per canzoni e poesie che decide di proporre a Scott Putesky, conosciuto da poco. Tra i due è subito intesa e decidono di mettere su una band insieme. Nascono così, nel 1990, i Marilyn Manson and the Spooky Kids, della cui formazione completa fa parte anche il bassista Brian Tutunick. Scelgono dei bizzarri nomi d’arte: Marylin Manson, Daisy Berowitz, Olivia Newton Bundy, risultato dell’unione dei nomi di note sex symbol con cognomi di efferati criminali. Da Marylin Monroe e Charles Manson viene fuori il nome del frontman del gruppo perché, come egli stesso affermerà nella sua autobiografia, "Marilyn Monroe aveva un lato oscuro, così come Charles Manson ha una parte buona, intelligente": sono nomi che racchiudono il concetto fondante della loro musica, l’eterna dicotomia tra bene e male e la loro inevitabile coesistenza.
Dopo il loro primo prodotto, una musicassetta, si aggiungono al gruppo Sthepen Bier, noto poi come Madonna Waye Gacy - sostituito poi da Brad Stewart, alias Gidget Gein – e dal batterista Fred Streithorst, chiamatosi poi Sara Lee Lucas.
Gli Spooky Kids si dedicano all’industrial metal e la loro popolarità decolla in fretta, in buona parte grazie alla scioccante spettacolarità delle loro performance: oltre che indossare spesso abiti da donna o costumi bizzarri, non era infatti insolito vedere sul palco donne nude crocifisse, pezzi di animali ancora sanguinanti, gabbie con bambini. Ancora più disorientante era, inoltre, la combinazione di elementi così grotteschi con elementi provenienti dalla cultura infantile del tempo: spesso, in locandine o altro materiale pubblicitario, comparivano personaggi di programmi televisivi per bambini e le loro voci venivano anche campionate nelle canzoni. Anche i testi non sono da meno: abbondano i riferimenti a sesso, violenza e droga, che porteranno alla band, almeno fino all’inizio degli anni Duemila, petizioni e proteste al punto da dover annullare date dei loro tour. Con tali presupposti, tuttavia, divennero un vero cult degli anni ‘90, almeno a livello locale.
I Marylin Manson, che nel 1992 accorceranno il nome rimuovendone la seconda parte, continueranno a registrare e pubblicare cassette fino al 1993. Quell’anno vennero notati da Trent Reznor, fondatore della casa discografica Nothing Records. Da qui alla fama mondiale il passo fu breve: basti pensare che, appena dieci anni dopo, Jon Wiederhorn di MTV descrisse Manson come l’unico vero artista di quegli anni e nel 2009 la band superò la soglia dei 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Gli anni ‘90 furono l’apoteosi del rock e del metal industriale.
Dopo il loro primo prodotto, una musicassetta, si aggiungono al gruppo Sthepen Bier, noto poi come Madonna Waye Gacy - sostituito poi da Brad Stewart, alias Gidget Gein – e dal batterista Fred Streithorst, chiamatosi poi Sara Lee Lucas.
Gli Spooky Kids si dedicano all’industrial metal e la loro popolarità decolla in fretta, in buona parte grazie alla scioccante spettacolarità delle loro performance: oltre che indossare spesso abiti da donna o costumi bizzarri, non era infatti insolito vedere sul palco donne nude crocifisse, pezzi di animali ancora sanguinanti, gabbie con bambini. Ancora più disorientante era, inoltre, la combinazione di elementi così grotteschi con elementi provenienti dalla cultura infantile del tempo: spesso, in locandine o altro materiale pubblicitario, comparivano personaggi di programmi televisivi per bambini e le loro voci venivano anche campionate nelle canzoni. Anche i testi non sono da meno: abbondano i riferimenti a sesso, violenza e droga, che porteranno alla band, almeno fino all’inizio degli anni Duemila, petizioni e proteste al punto da dover annullare date dei loro tour. Con tali presupposti, tuttavia, divennero un vero cult degli anni ‘90, almeno a livello locale.
I Marylin Manson, che nel 1992 accorceranno il nome rimuovendone la seconda parte, continueranno a registrare e pubblicare cassette fino al 1993. Quell’anno vennero notati da Trent Reznor, fondatore della casa discografica Nothing Records. Da qui alla fama mondiale il passo fu breve: basti pensare che, appena dieci anni dopo, Jon Wiederhorn di MTV descrisse Manson come l’unico vero artista di quegli anni e nel 2009 la band superò la soglia dei 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Gli anni ‘90 furono l’apoteosi del rock e del metal industriale.
Tag: industrial metal, pseudonimi, metallo industriale, industrial rock, rock industriale, marylin manson
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