Artista: Philip Glass Album: Music in Twelve Parts
Anno: 1975Tempo: 3:25:49
Music in Twelve Parts di Philip Glass: una critica
Philip Glass è un compositore e musicista americano, noto principalmente per i suoi lavori minimalisti. Tra questi spicca l'immortale Music in Twelve Parts, un album che ha segnato l'epoca della musica ambientale. In questo articolo, esploreremo le migliori canzoni e il contesto in cui Music in Twelve Parts è nato, così come le critiche che l'album e l'artista hanno ricevuto.
L'album Music in Twelve Parts è uscito nel 1974, in un periodo in cui la musica ambientale stava diventando sempre più diffusa. Glass è stato capace di creare un vero e proprio capolavoro, rompendo le convenzioni tradizionali della musica. Il lavoro è stato concepito come una grande opera in dodici parti, che possono essere eseguite sia separatamente che in successione, suonate da un'orchestra di fiati e tastiere. Tra le canzoni più famose possiamo citare Part 1, Part 2 e Part 3, che sono state usate in diversi film e programmi televisivi.
Ci sono alcune critiche che l'album di Philip Glass ha ricevuto. Molti critici lo hanno definito un esercizio di stile sterile, che manca di passione ed emozione. Glass è spesso accusato di non essere in grado di creare musica che penetri davvero l'anima dell'ascoltatore. Questo album, in particolare, è stato criticato perché sembra mancare di una vera e propria trama o direzione artistica, lasciando l'ascoltatore confuso e insoddisfatto.
Tuttavia, c'è anche chi elogia il lavoro di Glass, apprezzando l'abilità di creare una musica che non può essere definita in un genere preciso. In realtà, è la mancanza di etichette che rende questo album così interessante. L'assenza di parole o note distinte dà allo spettatore o all'ascoltatore la libertà di interpretare la musica a proprio piacimento. In questo modo, Music in Twelve Parts assume una nuova vita attraverso l'esperienza personale di ogni individuo che lo ascolta.
Inoltre, gli appassionati della musica ambientale adorano la ripetitività delle tonalità degli strumenti, che si sovrappongono e si uniscono in modo fluido, creando un'armonia unica e unificata. La musica è intesa come un sinonimo di non-verbalità e il minimalismo di Glass riesce in questo intento.
In conclusione, l'album Music in Twelve Parts di Philip Glass ha ricevuto critiche contrastanti, ma ha portato alla luce una nuova direzione nella musica ambientale. L'album è stato un successo commerciale e critico, introducendo un nuovo approccio alla composizione di musica ambientale, che sarebbe diventato un segnale della musica degli anni '70. Philip Glass ha creato un'opera d'arte unica che ha ispirato e continua ad ispirare molti artisti e appassionati di musica.
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