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Artista: Amos Lee Album: Last Days at the Lodge


Anno: 2008
Tempo: 0:0-1

Un saluto all'album Last Days at the Lodge di Amos Lee


Amos Lee è un cantautore americano con una voce che disarma e una tecnica che regala emozioni. Il suo stile musicale spazia dal folk al blues e dal soul alla country. Last Days at the Lodge, l'album del 2008, ha confermato la sua bravura, il critico lo ha definito un album che sferza la psiche. In questo articolo, faremo una panoramica delle migliori canzoni dell'album, descriveremo il contesto in cui nasce e aggiungeremo qualche critica alla fine.

Last Days at the Lodge di Amos Lee ha visto la luce nel 2008. L'album è stato prodotto da Don Was, un produttore di fama mondiale, che ha collaborato con artisti del calibro di The Rolling Stones, Bob Dylan e Bonnie Raitt. La registrazione dell'album ha avuto luogo a Los Angeles, in uno studio appartenente ai The Black Crowes, band che a sua volta ha influenzato molto il suono dell'album. Nel complesso, il suono del disco non è roboante né esagerato, ma presenta un arrangiamento raffinato adatto al sound di Amos Lee.

Uno dei brani scelti per questo album fu What's Been Going On, un pezzo blues che apre il disco. Questo brano è vecchio come il cuore della musica stessa, mescola i suoni delle origini della musica blues alla voce ricca di sfumature di Amos Lee. Street Corner Preacher, una ballata soul-r&b, ha un arrangiamento rotondo, basso dolce e batteria tamarrugistica con un lirismo onesto e coinvolgente.

In Baby I Need You, un altro pezzo soul con un accompagnamento di armonica, il suono di Lee si avvicina alla melodia del folk. Una canzone deliziosa, simpatica, ma sincera. Ease Back invece è un brano intenso che porta il pubblico in pieno territorio gospel. Infine, Jails And Bombs, il brano finale dell'album, è una ballata riflessiva che con tristezza parla di una realtà spesso dimenticata ma dolorosa.

Concludendo, Amos Lee, con la sua voce inconfondibile, ci ha dato un grande album di solito sound melancolico e struggente. Sebbene il suo stile musicale non sia di grande popolarità in Italia, l'artista americano riesce a coinvolgere e a rapire con la sua musica. Last Days at the Lodge è sicuramente uno dei migliori album di Amos Lee e che ci permette di apprezzare il suo stile musicale ricco e versatile.