Ex Dj-Produttore, organizzatore di Rave illegali e gestore di Night-Club nella Berlino fine anni ‘90 K.H. Dodgy racconta come il crollo del Muro assieme al crollo del sistema in Russia sia stato per molti giovani un periodo di opportunità!
Cresciuto a San Pietroburgo in una famiglia di artisti è stato durante i suoi studi all'Accademia d'Arte che K.H. Dodgy ha iniziato a voler andare contro a ciò che lo circondava organizzando le sue prime feste illegali.
“Era il 1991 e avevo 21 anni quando ho dato il mio primo Rave Illegale con un'intenzione rivoluzionaria mossa dall'idea di voler creare qualcosa di diverso. Affittai per 5$ al mese un grande appartamento nel centro di San Pietroburgo e suonai la musica Techno che alcuni ragazzi, i primi che andarono in Occidente, regalarono a me e ai miei amici. Ricordo che tornarono con un sacco di novità e generi musicali mai sentiti prima dicendo: Ehi ragazzi, questa è la roba nuova!! Diteci un'occhiata!!
… Un giorno, gli stessi ragazzi, vennero a una mia festa e mi dissero: perché non distruggi i muri e non crei un unico spazio comune? Beh, una sera, io e i miei amici, abbiamo buttato giù tutti i muri ottenendo 200 mq. open-space per le nostre feste illegali!” Cosa significa per te “Rave”?
È difficile descrivere cosa sia un Rave, di sicuro è qualcosa che non ha nulla a che fare con il denaro o con gli affari! Vorrei dire un movimento rivoluzionario, un gruppo di artisti con un background diverso che collaborano per creare una situazione al di fuori della normale routine sociale.
Cosa intendi con “creare una situazione”?
Creare una situazione non è solo avere un buon Dj che suona dei beats costanti, è quando inizi a sentire le persone legate a te. Quando succede qualcosa, significa che c'è una festa, giusto?!? Ebbene, nel mezzo devi ottenere alcuni “fatti dal vivo”. Mi spiego meglio, quando partecipi a una festa illegale sei consapevole che la polizia potrebbe arrivare e tutto potrebbe finire da un momento all’altro, beh le stesse percezioni non le puoi avere durante un evento legalizzato. Devi goderti ogni minuto, non importa chi sei o come ti vesti, ciò che conta alla fine è: “Ti sei divertito? Ti è piaciuta la storia?
Prendi la festa dove ci siamo conosciuti. Le vibrazioni e la connessione erano così forti che quando è arrivata la polizia nessuno avrebbe voluto fermarsi, gli organizzatori lo hanno capito ed è per questo che dopo qualche ora hanno deciso di continuare spostando tutto in una nuova location. Il punto è: anche se la polizia ti spaventa un po' tornerai comunque all'evento successivo, ma con una percezione diversa, perché tutto quello che vuoi fare è ricreare e rivivere la sensazione che hai avuto. I Rave viaggiano sul sostenersi a vicenda, sono tutti tuoi amici un po’ come una famiglia. Quando succede qualcosa non sei solo, sei parte di un gruppo ed è fantastico è assolutamente fantastico!
Racconta un po’… Come sei arrivato in Germania?
Nel 1994 la nave tedesca
MS. Stubnitz, che tra l’altro esiste ancora, arrivò al porto di San Pietroburgo. Avresti dovuto vedere… Era una gigantesca piattaforma mobile piena di musica, artisti, performance, workshop e molto altro ancora. Qualcosa di assolutamente diverso... Unico! Una nuova ondata di tolleranza e innovazione. Quella nave e quello che c'era dentro influenzò così tante persone in giro, me compreso, che iniziai a pensare che fosse arrivato il momento di andare oltre!
Probabilmente fu il destino, perché qualche mese dopo un mio amico mi invitò a fargli visita in Germania. Quando arrivai ad Amburgo avevo il visto per un solo giorno, ma incontrai per caso alcuni ragazzi che conobbi nella nave i quali mi aiutarono a rimanere offrendomi una stanza nel loro Club e 300 DM per suonare musica ogni fine settimana. Fu la mia seconda opportunità fino a quando non dovetti lasciare il posto a causa del mio “temperamento selvaggio”... Mi sentii perso, fu un momento particolare della mia vita; un paese nuovo, alla ricerca di un posto dove stare, senza soldi, ma il caso volle che il Team Manager della MS Stubnitz mi contattò per chiedermi se mi fosse interessato suonare durante la loro festa di Capodanno. Il progetto interculturale era finito, così una volta rientrati a Rostock convertirono la nave in un Club.
“Ero così felice che essendo in zona, prima di raggiungere Rostock decisi di fare un giro a un Trans-Rave Festival, mi sentii così “ispirato”, sai... Che persi completamente la connessione del tempo. Non ricordo quanti giorni rimasi lì so solo che una volta arrivato al porto ero bello carico e pronto per suonare, ma mi dissero che era il 2 gennaio … I ragazzi mi presero comunque “a bordo” e fu così che diventai parte della famiglia” Sembra che tu abbia avuto una “connessione speciale” con la MS. Stubnitz...
Assolutamente sì! Il Team della Stubnitz cambiò la mia vita sin dal primo giorno che sbarcò in Russia. Devi pensare che nessuno di noi era mai stato a Ovest e come tanti altri ragazzi avevo il mio punto di vista immaginando su come potesse essere l'Occidente. Quei ragazzi, in quella nave con il loro progetto ci mostrarono la parte che ci mancava, ci diedero la sensazione di appartenere alla vita di qualcun altro.
Hai qualche ricordo speciale del periodo trascorso nella nave?
Tutte le persone eccezionali che ho incontrato! La maggior parte di loro se n’era andata dal Regno Unito a causa del Criminal Justice Bill contro i Rave e le feste libere. Gary 2000 membro della
DS200 Dirty Squatters Band 2000, il mio migliore e grande amico
Dj Coost Lardy Cake, The Spider Tribe, gli LS Diesel Kamikaze Sound SS, era un gruppo che organizzava grossi Rave Illegali in Inghilterra. Ricordo che arrivarono con camion enormi, impianti audio giganteschi e un sacco di roba tecnica. Insieme iniziammo a produrre un po' di “Wild Techno”, una sorta di techno che era totalmente all'avanguardia per quel periodo, così all'avanguardia che alle prime feste non venne nessuno... Nelle settimane che seguirono il “periodo di rodaggio” quando la nostra roba iniziò andare cominciammo a partecipare e a presentare vari eventi non solo nella nave, ma anche a importanti festival in diverse città tedesche. La nostra musica piaceva, tanto che un giorno, i ragazzi dell'
IM EIMER Club,il primo e il più famoso Squat Club totalmente illegale di Berlino; giusto per farti capire l'elettricità se la prendevano dalla linea U8 della metropolitana. Beh, questi ragazzi vennero a una delle nostre feste, la nostra nuova produzione techno gli piacque e ci chiesero di andarla a suonare una volta al mese durante il Full Moon Party che si teneva nel locale. Nel 1996 decisi di trasferirmi definitivamente a Berlino e l'I.M. EIMER divenne il primo Club illegale dove iniziai a suonare e a organizzare eventi.
Leggi il resto dell’intervista nella nostra pagina dedicata alla
musica a Berlino.