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Artista: Chris Rea Album: God's Great Banana Skin


Anno: 1992
Tempo: 0:0-1

Una critica skin-piele dell'album God's Great Banana Skin del 1991 di Chris Rea


Chris Rea è un musicista britannico che si è fatto notare negli anni '80 e '90 grazie ad album che spaziavano tra pop, blues e rock. Nel 1991, ha pubblicato un lavoro molto peculiare, God's Great Banana Skin, che ha suscitato reazioni contrastanti. In questo post, esploreremo l'album in dettaglio, attraverso le sue migliori canzoni, il contesto in cui è stato concepito e alcune critiche all'artista.

Innanzitutto, va detto che God's Great Banana Skin ha molti fans accaniti, che apprezzano la sperimentazione sonora e l'atmosfera cupa e malinconica dell'album. La title track, ad esempio, è un brano che scivola tra il blues e il rock, con un testo misterioso e avvolgente. Nothing To Fear e Heaven mostrano un lato più inquietante e malinconico di Rea, attraverso arrangiamenti evocativi e un cantato quasi sussurrato.

Tuttavia, ci sono anche molte critica all'album, soprattutto riguardo alla sua mancanza di coesione e alla scelta di includere alcune tracce poco ispirate. Inoltre, molti rimproverano a Chris Rea di essersi troppo concentrato sulla sperimentazione sonora a scapito di una maggiore attenzione alle melodie e ai testi.

Nonostante ciò, God's Great Banana Skin si colloca in un contesto particolare della carriera di Chris Rea, che in quel momento stava elaborando la propria identità artistica. Dopo la svolta blues di The Road to Hell del 1989, Rea ha deciso di sperimentare nuove sonorità e di documentare le sue esperienze personali attraverso la musica.

Alcuni degli episodi che hanno ispirato l'album sono la malattia del padre di Rea, la nascita della sua seconda figlia e un incidente d'auto che lo ha messo in coma per diversi giorni. Queste esperienze si riflettono sia nei testi che nella musica, che sono spesso cupi e struggenti, ma anche pieni di una determinazione a resistere alle avversità della vita.

In conclusione, God's Great Banana Skin è un album che divide la critica e i fan, ma che è impossibile non considerare come una tappa fondamentale nella carriera di Chris Rea. Molti dei suoi brani più iconici sono ancora molto amati e ascoltati oggi, dimostrando l'importanza dell'artista nel panorama della musica britannica delle ultime decadi. Certo, l'album presenta alcune pecche, ma è comunque un lavoro coraggioso e molto personale, che merita di essere ascoltato e apprezzato.

Tra le canzoni più riuscite, oltre a quelle citate in precedenza, segnaliamo Gone Fishing, più spensierata e orecchiabile, e Miles Is A Cigarette, dove l'atmosfera malinconica si sposa a un riff nostalgico e trascinante. Per chiunque voglia approfondire la discografia di Chris Rea, God's Great Banana Skin è un tassello cruciale e affascinante.

In questo post abbiamo esplorato alcune delle sfaccettature dell'album God's Great Banana Skin di Chris Rea, attraverso le sue canzoni più riuscite, il contesto in cui è stato concepito e alcune critiche all'artista. Nonostante la sua mancanza di coesione e i suoi difetti, l'album rimane una tappa cruciale nella carriera di Rea e un documento importante della musica britannica degli anni '90. Infine, ci teniamo a sottolineare l'importanza di esplorare la discografia di un artista in modo critico e curioso, per scoprire nuovi tesori e capire meglio il loro percorso creativo.