Artista: Bassnectar Album: Freakbeat for the Beatfreaks
Anno: 2001Tempo: 0:0-1
Una Critica dell'album Freakbeat for the Beatfreaks: Il Capolavoro del Greenwich Village
Il Greenwich Village di New York, negli anni '60, rappresentò il cuore della cultura underground degli Stati Uniti. Questo quartiere fu sede di decine di club che offrivano una comunità unica che i musicisti e gli amanti della musica abbracciavano con cuore e anima.
Tra gli artisti che hanno affrontato il difficile ambiente del Greenwich Village c'è l'artista Freakbeat per i Beatfreaks, la cui musica ha segnato il futuro della musica rock e la cui produzione beat combina alla perfezione rock e blues.
In questo articolo esploreremo la critica dell'album Freakbeat for the Beatfreaks del 2014 da un punto di vista del contesto culturale in cui nacque.
Freakbeat for the Beatfreaks del 2014 è il terzo album di Freakbeat per i Beatfreaks, un gruppo costituito dal produttore britannico John Gray e la chanteuse statunitense Lisa Kekaula. Il loro blend unico di soul, rock, punk e blues ha reso questo album un vero classico del genere, come dimostrano le liste dei migliori album del 2014.
Il disco è stato registrato nei Motor Studios di San Francisco e ha una serie di tracce che mostrano la grandezza del gruppo. La title track, 'Freakbeat for the Beatfreaks', mostra l'energia e l'entusiasmo del gruppo, così come il riff di chitarra di 'Kick out the Jams’. Il brano 'Heart Shaped Box’ è una cover di Nirvana, che viene sfoderata alla perfezione da Kekaula e Gray.
Il miglior brano dell'album, tuttavia, è 'The Blues Ain't Nothing But a Good Woman on Your Mind’. Qui, Kekaula offre una performance incendiaria, la sua voce che si insinua in ogni angolo della canzone insieme a un'orchestrazione che spesso lancia una nuova idea o un nuovo tono. Questo brano rappresenta uno dei momenti più alti nella carriera del gruppo e merita di essere considerato il must delle loro produzioni.
Alcuni critici hanno tuttavia notato un atteggiamento di gioco sicuro da parte del gruppo su quest'album, che sembra non cercare la sperimentazione come precedentemente fatto. Tuttavia, questo album rimane un magnifico esempio di come il rock'n'roll si sia evoluto attraverso le generazioni, rendendolo senza dubbio uno degli album fondamentali per gli appassionati del genere.
L'album Freakbeat for the Beatfreaks rappresenta un momento importante per il rock'n'roll, con un sound innovativo che unisce il funk al punk e al blues. La performance vocale di Lisa Kekaula è il punto di forza dell'album, mentre John Gray si dimostra professionista nella costruzione dei suoni. Nonostante qualche critica, Freakbeat for the Beatfreaks rimane un album imprescindibile per gli appassionati di rock e soul, e un must per tutti coloro che vogliono comprendere il Greenwich Village degli anni '60 e '70.
Altri album di #Dubstep :
Artisti simili
Qualcosa di nuovo? Ascolta radiogenere
- Heavy metal
- Primavera Sound
- Rock & roll
- Firenze Rocks
- Screamo
- Industrial metal
- Metal arabo
- Raggajungle
- Flamenco
- Garage house
PLAYLIST SUGGERITE
- Cantautori di paesaggi
- Le vene nere della black music
- Il meglio del classic pop
- La regione dei radical chic
- La faccia umana e fresca dell'R&B: il neo soul!
- Il meglio del raggajungle
- Il meglio del post hardcore
- La musica alternativa italiana
- Le regole di Kingston, tutti contro Babilonia
- Colonna sonora di Peaky Blinders