Artista: Atheist Album: Elements
Anno: 1993Tempo: 41:54
La recensione critica dell'album Elements degli Atheist
Gli Atheist sono una band death metal progressiva americana formatasi nel 1984 e che ha debuttato nel 1989 con l'album Piece of Time. Con Elements, il loro quarto album, uscito nel 1993, la band ha mostrato il suo lato più sperimentale, introducendo elementi jazz e fusion nella propria musica. In questo articolo, analizzeremo questo album e daremo una recensione critica delle sue migliori canzoni.
La traccia di apertura, Green, è una buona sintesi di Elements ed è una canzone che mostra l'approccio sperimentale degli Atheist. La traccia inizia con un riff death metal che si trasforma in una progressione di accordi che richiamano il jazz. La batteria di Steve Flynn è eccellente come sempre ed è supportata da un ottimo basso di Tony Choy, che aggiunge un tocco funky alla canzone.
Un altro brano degno di nota è Water, la quale presenta un sound più aggressivo, ma sempre con peculiari influenze jazz. La batteria di Flynn, ancora una volta, fornisce una performance straordinaria, soprattutto nelle parti in cui l'energia aumenta, alternando ritmiche complesse a un playing più lineare. Il chitarrista Rand Burkey, invece, mostra la sua abilità sia nei riff death metal che nelle parti più armoniche.
Uno dei momenti salienti dell'album è custodito nella traccia Air. Qui troviamo particolari elementi jazz che la rendono diversa dal tipico metal. Nella canzone si alternano velocissime parti di batteria ad un groove fluido, per poi passare ad un assolo di chitarra molto tecnico e progressivo. La voce di Kelly Shaefer è intensa e graffiante, supportata da un coro che arricchisce la bellezza della canzone.
Tuttavia, non tutto va per il verso giusto. Le parti strumentali di Fire e Earth, pur essendo tecnicamente impressive, tendono ad essere prolisse e ripetitive, ingenerando noia nell'ascoltatore. Anche il vocalista Kelly Shaefer nella traccia Samba Briza mostra le sue limitazioni, soprattutto nella gestione di parti estese di growling e cantato pulito, in modo così da creare un'atmosfera poco armoniosa.
In generale, Elements è stato un album sperimentale per gli Atheist, in cui la band ha provato nuovi stili e suoni. Nonostante alcune parti non siano cosí accattivanti, nel complesso è un album innovativo ed efficace. La combinazione di jazz con il death metal creano un'atmosfera unica che solo poche band sono riuscite a replicare ed è per questo Elements è anche considerato uno dei classici del metal estremo.
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