Artista: Bright Eyes Album: Down In The Weeds, Where The World Once Was
Anno: 2020Tempo: 0:0-1
L'emozione del nuovo album dei Bright Eyes: Down In The Weeds, Where The World Once Was
I Bright Eyes sono un gruppo musicale americano, fondato nel 1995. L'artista principale è Conor Oberst, noto per il suo stile indie-rock che ha influenzato molti altri artisti emergenti. Il nuovo album del gruppo, pubblicato nel 2020, si intitola Down In The Weeds, Where The World Once Was. In questo articolo, parleremo delle migliori canzoni dell'album, del contesto in cui è nato e della critica ad esso.
L'album Down In The Weeds, Where The World Once Was è stato molto atteso dai fan sia del gruppo che del genere indie-rock. Esso è stato ispirato dalla morte della sorella di Oberst, che ha lasciato una forte impronta sulle sue canzoni. Il contesto emotivo, insieme alla collaborazione con l'artista Phoebe Bridgers, hanno portato alla creazione di un album straordinario.
Il primo brano che spicca in questo album è Pageturners Rag. Questa canzone unisce diverse influenze musicali, con un'incredibile melodia folk e un ritmo in grado di far ballare anche il più pigro degli ascoltatori. La track successiva, Dance And Sing, è il perfetto esempio di come la voce di Oberst possa esprimere il mix di emozioni che l'artista ha voluto mettere in mostra nel suo album. La canzone Mariana Trench è caratterizzata da una base musicale intrigante e una voce rauca che ti cattura e ti porta in un'altra dimensione.
Pan And Broom è la quarta canzone dell'album e ha una melodia un po' malinconica, con un tocco di Per The Cure, ma che si evolve gradualmente in un crescendo di emozioni. Il testo è a dir poco commovente, con parole che toccano il cuore. L'ultimo brano dell'album è Comet Song, che offre una chiusura perfetta che insieme alle altre canzoni ti lascia l'impulso di ascoltare ancora l'intero album dal principio.
Il nuovo album dei Bright Eyes è stato accolto molto bene dalla critica, con diverse recensioni positive. Molte di esse hanno notato come i Bright Eyes siano riusciti a mantenere la loro unicità e freschezza, nonostante l'esperienza e il successo. Inoltre, il modo in cui l'artista espone le sue emozioni in modo così intenso è davvero ispiratore. Anche se il dolore della morte della sorella di Oberst è un tema dominante in questo album, l'artista ha evitato di cadere nel patetismo o nella retorica, creando un lavoro unico e genuino.
In sintesi, l'album Down In The Weeds, Where The World Once Was dei Bright Eyes è un lavoro sorprendente e potente che merita di essere ascoltato. I fan del gruppo ma anche quelli che cercano una nuova musica da scoprire apprezzeranno sicuramente l'emozione e la sincerità portate da questo album. La collaborazione con Phoebe Bridgers ha sicuramente contribuito ad arricchire il lavoro degli artisti. Non vediamo l'ora di scoprire quale sarà il futuro di questa band straordinaria.
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