Artista: Danzig Album: Deth Red Sabaoth
Anno: 2010Tempo: 0:0-1
Danzig - Recensione critica dell'album Deth Red Sabaoth
Gli amanti del metal conoscono bene il nome di Glenn Danzig, leader dei Misfits, una delle band punk più influenti degli anni '80. A distanza di anni, si è dedicato al metal con il progetto Danzig, che ha sperimentato diverse sonorità, dal metal bluesy all'industrial, mantenendo sempre un filo conduttore: l'atmosfera dark e misteriosa. In questa recensione critica ci concentriamo sull'album Deth Red Sabaoth, uscito nel 2010, dove Danzig torna alle radici del metal con un sound potente e aggressivo. Scopriamo insieme i dettagli di questo album!
Il genere di Deth Red Sabaoth è hard rock con venature di heavy metal, caratterizzato dalla voce inconfondibile di Glenn Danzig. L'album si compone di 11 tracce, per un totale di circa 56 minuti. Si apre con Hammer of the Gods, un pezzo potente e veloce con riff di chitarra pesanti e incisivi. Segue The Revengeful, che mantiene lo stesso livello di energia, con sonorità che richiamano l'heavy metal anni '80. La terza canzone è Rebel Spirits, un brano più orecchiabile ma sempre pieno di energia.
La title track, Deth Red Sabaoth, è un pezzo dark e sinuoso, dall'atmosfera tetra e inquietante, con una base ritmica martellante e un riff di chitarra che si insinua nell'orecchio. On A Wicked Night ha un ritmo lento e trascinante, che ricorda la musica dei Black Sabbath, mentre Black Candy è una traccia dalle sonorità più moderne, con un'atmosfera industrial e un ritmo serrato. La settima canzone, Ju Ju Bone, riprende il filo conduttore della title track, con un sound oscuro e malinconico.
La seconda metà dell'album è meno incisiva, ma comunque di buona qualità. Night Star Hel è una ballad intensa e drammatica, mentre Pyre of Souls: Incanticle è un brano strumentale dalle sonorità orientali, con una chitarra che si distingue su tutte. Pyre of Souls: Seasons of Pain riprende il tema strumentale del brano precedente e lo arricchisce di voci e cori. L'album si chiude con Left Hand Rise Above, un pezzo lento e cadenzato, che mette in evidenza le qualità vocali di Danzig.
Deth Red Sabaoth è un album solido e convincente, che mostra Danzig al suo meglio. Chi ama l'hard rock e l'heavy metal non potrà non apprezzare questo lavoro, che combina energia, melodia, atmosfera dark e tecnica musicale. Tra le migliori canzoni dell'album, oltre alla title track, si distinguono Hammer of the Gods e On A Wicked Night. L'unica critica che si può mosse all'album è che la seconda parte risulta meno incisiva della prima, ma comunque di buona qualità. In definitiva, Deth Red Sabaoth è un tassello importante nella discografia di Glenn Danzig, un artista che ha saputo lasciare un segno nel panorama del metal mondiale.
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