Artista: The Field Album: Cupid's Head
Anno: 2013Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Cupid's Head dei The Field
Benvenuti nel mio blog dove oggi parleremo di uno degli album più apprezzati nella scena techno sperimentale. Parleremo dell'album Cupid's Head, prodotto dall'artista svedese The Field nel 2013. Come saprete, The Field è uno tra i maggiori esponenti della musica elettronica contemporanea. Il genere musicale del quale si occupa è la techno sperimentale, una forma di tecnica molto particolare e fuori dagli schemi. In questo breve articolo parleremo del contesto al quale appartiene Cupid's Head, delle sue origini, migliori canzoni e delle critiche ricevute.
The Field, all'anagrafe Axel Willner, è un produttore musicale svedese nato a Stoccolma nel 1975. A partire dal 2005, anno in cui uscì il suo primo album From Here We Go Sublime, il nome di The Field è stato associato alla definizione di shoegaze techno. Il termine shoegaze fa riferimento alla tendenza di alcuni musicisti di guardare il proprio strumento piuttosto che il pubblico mentre suonano. Questa caratteristica musicale è molto presente nella musica di The Field, poiché egli predilige la ripetizione come tecnica musicale. La sua musica, con un forte approccio alla sperimentazione, è diventata negli anni un punto di riferimento nella discoteca mondiale.
Il quarto album di The Field, Cupid's Head, uscì nel settembre del 2013 su etichetta Kompakt. Fu un successo immediato tra il pubblico specializzato. L'album segue la linea della musica techno sperimentale ed elettronica, ma con un approccio diverso rispetto ai suoi predecessori. La traccia They Won't See Me si presenta dicotomica: presentando una progressione musicale onirica, ma allo stesso tempo densa di rumore con ritmi accattivanti. È senza dubbio una delle tracce più suggestive dell'album.
Lover the Hills e A Guided Tour sono le tracce strumentali più importanti, con i loro drum pattern in crescendo e una continua aggiunta di strumenti acustici. Entrambe le tracce hanno un forte potenziale emotivo e sono state apprezzate dal pubblico in modo particolare per la loro versatilità. La traccia No. No... , invece, si presenta come un crescendo sinfonico di sintetizzatori erranti e batterie elettroniche. Una vera e propria perla della musica sperimentale moderna.
Non è stato tutto rose e fiori per Cupid's Head. Nonostante abbia ricevuto recensioni molto positive dalla critica specializzata, alcuni fan si sono lamentati delle similitudini tra questo lavoro e quelli precedenti del musicista. Inoltre, c'è stato chi ha criticato il fatto che l'album non abbia avuto un'evoluzione significativa rispetto al passato. Tuttavia, è doveroso sottolineare come sia sempre molto difficile basare giudizi su opere di artisti sperimentali, spesso non percepibili alla prima ascolto.
Conclusion: In questo breve pezzo abbiamo parlato dell'album Cupid's Head di The Field, valutandolo in base al contesto musicale in cui è stato pubblicato. Abbiamo apprezzato il rigore e la passione messi nella realizzazione di questo album che si conferma uno dei più interessanti esponenti della techno sperimentale. Nonostante le critiche, Cupid's Head resta uno dei lavori più interessanti dei The Field e della musica sperimentale contemporanea.
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