Ragtime
Da musica da marcia a musica per locali a luci rosse, ne fa di strada questo genere musicale dove il piano diventa asoluto protagonista per far svagare o per far ballare la gente. Se sei un fan della musica ragtime classica, allora sei fortunato! Ci sono molti modi per ascoltare questo meraviglioso genere vecchio stile a portata di mano. Dai dischi in vinile ai servizi di streaming a pagamento, ci sono diverse opzioni disponibili per tutti i fan del ragtime là fuori! Inoltre, diverse cover e successi popolari sono stati amorevolmente reinterpretati nel corso degli anni in modo da poter ascoltare la musica con un pizzico di modernità. Quindi prendi il tuo giradischi, accendi il computer o aprine uno freddo: è ora di goderti alcune vibrazioni ragtime sciccose!
Una guida al genere musicale del Ragtime: biografia, canzoni e impressioni
Il Ragtime è un genere musicale che ha avuto una grande influenza sulla musica mainstream moderna. Originario degli Stati Uniti tra fine '800 e gli inizi del '900, il Ragtime fonde insieme ritmi africani con la tradizione musicale europea e americana, dando vita ad una sorta di cocktail unico e coinvolgente. In questo post daremo uno sguardo alla storia di questo genere musicale, alle canzoni che hanno reso il Ragtime famoso e qualche impressione su cosa ne pensiamo.
Il Ragtime prende il nome dai ragged o increspature che si manifestano nei ritmi sincopati. Questi si riflettono in modo sempre più evidente nei pezzi, che acquistano caratteristiche sempre più moderne tanto da influenzare anche il Jazz a venire, trai maggiori esponenti troviamo Scott Joplin, originario del Texas, che ha scritto alcune delle più grandi hit del genere, tra cui Maple Leaf Rag e The Entertainer. Nonostante la morte precoce avvenuta nel 1917, Joplin è diventato un'icona della cultura del Ragtime, e il suo contributo è stato celebrato anche in altre forme d'arte come il cinema (The Sting, 1973) e il teatro.
Oltre a Joplin, vi sono altri musicisti notevoli del Ragtime, come James Scott, Joseph Lamb, Artie Matthews e Jelly Roll Morton. Sebbene alla fine degli anni '20 il Ragtime sia stato gradualmente soppiantato dal Jazz, rimane comunque un genere musicale che ha forgiato la cultura americana, influenzando anche la musica popolare successiva. Molte delle melodie del Ragtime sono ancora oggi orecchiabili, entrando ancora oggi nella playlist costante di molti amanti della musica vecchio stile.
Tra le canzoni da ricordare del Ragtime troviamo, oltre ai già citati classici di Scott Joplin, Dill Pickles Rag di Charles L. Johnson, Ragtime Cowboy Joe di Lewis F. Muir e Twelfth Street Rag di Euday L. Bowman. Ogni pezzo è unico e rispecchia una diversa sfumatura del tempismo sincopato e del sound dal suono delle miniature musicali che si fonde con i ritmi più sfrenati.
Il Ragtime è un tesoro musicale della cultura americana che ha avuto un impatto significativo sulla cultura musicale moderna. Ancora oggi, il suo suono si può sentire ovunque, e la musica stessa è disponibile in molte forme e varianti. Se sei un appassionato di musica, il Ragtime è sicuramente un genere che vale la pena conoscere, apprezzare e tramandare.
Una guida al genere musicale del Ragtime: biografia, canzoni e impressioni
Il Ragtime è un genere musicale che ha avuto una grande influenza sulla musica mainstream moderna. Originario degli Stati Uniti tra fine '800 e gli inizi del '900, il Ragtime fonde insieme ritmi africani con la tradizione musicale europea e americana, dando vita ad una sorta di cocktail unico e coinvolgente. In questo post daremo uno sguardo alla storia di questo genere musicale, alle canzoni che hanno reso il Ragtime famoso e qualche impressione su cosa ne pensiamo.
Il Ragtime prende il nome dai ragged o increspature che si manifestano nei ritmi sincopati. Questi si riflettono in modo sempre più evidente nei pezzi, che acquistano caratteristiche sempre più moderne tanto da influenzare anche il Jazz a venire, trai maggiori esponenti troviamo Scott Joplin, originario del Texas, che ha scritto alcune delle più grandi hit del genere, tra cui Maple Leaf Rag e The Entertainer. Nonostante la morte precoce avvenuta nel 1917, Joplin è diventato un'icona della cultura del Ragtime, e il suo contributo è stato celebrato anche in altre forme d'arte come il cinema (The Sting, 1973) e il teatro.
Oltre a Joplin, vi sono altri musicisti notevoli del Ragtime, come James Scott, Joseph Lamb, Artie Matthews e Jelly Roll Morton. Sebbene alla fine degli anni '20 il Ragtime sia stato gradualmente soppiantato dal Jazz, rimane comunque un genere musicale che ha forgiato la cultura americana, influenzando anche la musica popolare successiva. Molte delle melodie del Ragtime sono ancora oggi orecchiabili, entrando ancora oggi nella playlist costante di molti amanti della musica vecchio stile.
Tra le canzoni da ricordare del Ragtime troviamo, oltre ai già citati classici di Scott Joplin, Dill Pickles Rag di Charles L. Johnson, Ragtime Cowboy Joe di Lewis F. Muir e Twelfth Street Rag di Euday L. Bowman. Ogni pezzo è unico e rispecchia una diversa sfumatura del tempismo sincopato e del sound dal suono delle miniature musicali che si fonde con i ritmi più sfrenati.
Il Ragtime è un tesoro musicale della cultura americana che ha avuto un impatto significativo sulla cultura musicale moderna. Ancora oggi, il suo suono si può sentire ovunque, e la musica stessa è disponibile in molte forme e varianti. Se sei un appassionato di musica, il Ragtime è sicuramente un genere che vale la pena conoscere, apprezzare e tramandare.
2024-10-22
'All coons loke alike to me': un successo controverso
Dalle finestre dei quartieri a luci rosse di Sant Louis e New Orleans, un pianoforte suona un ritmo sincopato e chi ascolta non può fare a meno di danzare: siamo sul finire dell’Ottocento e quello che state ascoltando è il ragtime, una musica da ballo canonizzata poi a genere musicale durante il secolo successivo. La sua origine risale a un tempo in cui ancora non esisteva il jazz, ed è con il ragtime che veniva identificata la musica dei “negri”: la parola, letteralmente “tempo a brandelli”, deriva dal termine 'ragging', utilizzato dai neri per indicare il loro modo di ballare (da cui 'rag', danza), scandendo il tempo con il battere di mani e piedi. Musicalmente, invece, deriva dall’incontro delle marce e dai balli suonati dalle bande degli afroamericani di fine XIX secolo con la musica classica europea, sempre con le marce particolar modo.
Ne viene fuori un genere fortemente americano, divenuto già di grande popolarità nel corso dei primi decenni del Novecento. A catalizzare la sua diffusione fu il pezzo 'All Coon look alike to me', uno dei più antichi ragtime mai pubblicati e stampati (risale infatti al 1895), opera del musicista nero Ernest Hogan e che arrivò a vendere un milione di copie. Tom Fletcher, suo collega, commentò il fatto dicendo che Hogan era stato "il primo a mettere su carta il genere di ritmo suonato da musicisti incapaci di leggere le note": tuttavia, se non sapevano leggere le note, sapevano di certo comprendere le parole e non furono pochi gli afroamericani che si sentirono offesi da questo brano. 'Coons', infatti, era un modo dispregiativo per indicare i neri d’America e la canzone venne presto intesa come razzista ed offensiva. Per non parlare della serie di imitazioni che, dato il successo di questo brano, vennero fuori in seguito, così facilmente riconducibili alla fonte da esser definite “coon song”, piene di insulti razzisti e immagini stereotipate.
In realtà, Hogan non fu propriamente l’autore del testo. Quello che Hogan fece fu riadattare un pezzo sentito da un pianista a Chicago, “All pimps look alike to me”, sostituendo “pimps” con “coons” e aggiungendo un ritmo a 'cakewalk' alla musica. Inutile dire che il musicista, se da un lato era conscio e orgoglioso di come aveva portato il ragtime al grande pubblico e aveva aiutato tanti musicisti come lui a farsi conoscere nel mondo dello showbusiness, dall’altro non smise mai di provare vergogna e un senso di “tradimento della razza” a causa di questa canzone, come ribadì fino a pochi giorni dalla morte.
Nonostante il suo rammarico, non si può certo dire che questo brano non fece la sua fortuna in tutti i sensi, economico compreso: quando si spense nel maggio 1909, il Chicago Record-Herald riportò che il brano aveva fruttato al suo ideatore, padre del ragtime, ben ventiseimila dollari.
Ne viene fuori un genere fortemente americano, divenuto già di grande popolarità nel corso dei primi decenni del Novecento. A catalizzare la sua diffusione fu il pezzo 'All Coon look alike to me', uno dei più antichi ragtime mai pubblicati e stampati (risale infatti al 1895), opera del musicista nero Ernest Hogan e che arrivò a vendere un milione di copie. Tom Fletcher, suo collega, commentò il fatto dicendo che Hogan era stato "il primo a mettere su carta il genere di ritmo suonato da musicisti incapaci di leggere le note": tuttavia, se non sapevano leggere le note, sapevano di certo comprendere le parole e non furono pochi gli afroamericani che si sentirono offesi da questo brano. 'Coons', infatti, era un modo dispregiativo per indicare i neri d’America e la canzone venne presto intesa come razzista ed offensiva. Per non parlare della serie di imitazioni che, dato il successo di questo brano, vennero fuori in seguito, così facilmente riconducibili alla fonte da esser definite “coon song”, piene di insulti razzisti e immagini stereotipate.
In realtà, Hogan non fu propriamente l’autore del testo. Quello che Hogan fece fu riadattare un pezzo sentito da un pianista a Chicago, “All pimps look alike to me”, sostituendo “pimps” con “coons” e aggiungendo un ritmo a 'cakewalk' alla musica. Inutile dire che il musicista, se da un lato era conscio e orgoglioso di come aveva portato il ragtime al grande pubblico e aveva aiutato tanti musicisti come lui a farsi conoscere nel mondo dello showbusiness, dall’altro non smise mai di provare vergogna e un senso di “tradimento della razza” a causa di questa canzone, come ribadì fino a pochi giorni dalla morte.
Nonostante il suo rammarico, non si può certo dire che questo brano non fece la sua fortuna in tutti i sensi, economico compreso: quando si spense nel maggio 1909, il Chicago Record-Herald riportò che il brano aveva fruttato al suo ideatore, padre del ragtime, ben ventiseimila dollari.
Tag: ragtime, new, orleans, hogan, coon, pimp
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