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Artista: Ministry Album: Cover Up


Anno: 2008
Tempo: 0:0-1

L'album Cover Up dei Ministry: Una rivisitazione dark delle grandi hit


I Ministry sono un gruppo industriale americano formatosi a Chicago nel 1981 dal frontman e cantante Al Jourgensen. Al giorno d'oggi, sono considerati tra i capostipiti del genere industrial metal e si sono spostati da un sound più synthpop a un hard rock più pesante. Uno dei loro album più conosciuti è sicuramente Cover Up, pubblicato nel 2008, che si differenzia dai precedenti proprio per la scelta di reinterpretare brani famosi di altri artisti. In questo articolo, esploreremo insieme il meglio di Cover Up e cercheremo di capire il perché questo album sia stato così importante nella discografia dei Ministry.

Come anticipato, il concept di Cover Up è quello di prendere alcune celebri canzoni e rivisitarle in chiave industrial metal. Tra i brani scelti ci sono Paint It Black dei Rolling Stones, Sharp Dressed Man degli ZZ Top e What a Wonderful World di Louis Armstrong. La celeberrima Lay Lady Lay di Bob Dylan è stata invece trasformata in un pezzo quasi techno ambientale, in cui la voce di Al Jourgensen si fonde perfettamente con il mood rilassato del brano.

Partendo dalla prima traccia, Under My Thumb, notiamo subito l'attenzione ai particolari e la ricerca dell'elemento più oscuro della canzone originale. Il riff di chitarra inizia l'album con una sensazione tagliente che, unita alla voce di Jourgensen, riesce a creare un'atmosfera decisamente malinconica. Paint It Black, la seconda traccia, è invece stata interpretata in una chiave più veloce e potente rispetto all'originale, con un sound più rock che richiama alla memoria la precedente fase dei Ministry.

La terza traccia di Cover Up, Fortunate Son, è la cover di un pezzo dei Creedence Clearwater Revival ed è il frutto di una collaborazione con il cantante country Shooter Jennings. La versione dei Ministry riesce a mantenere il pathos dell'originale, ma con l'aggiunta di un robusto lavoro di sintetizzatori che rende il brano ancora più tagliente. What a Wonderful World, invece, è uno dei brani migliori dell'album, grazie alla voce potente di Jourgensen e alla sua interpretazione sofferta. Il crescendo emotivo del pezzo e l'uso di campionamenti contraddistinguono la rilettura del classico di Louis Armstrong, rendendolo un pezzo completamente differente.

Infine, una menzione particolare va alla versione dei Ministry della hit degli ZZ Top Sharp Dressed Man, una delle più riconoscibili dell'album. Il sound pesante della band si unisce alle chitarre potenti e aggressive, affinando il sound fin là sperimentato dal gruppo. Inoltre, la scelta di reinterpretare questa canzone non è casuale: il testo è stato modificato da Jourgensen in modo da assumere un tono di denuncia politica, con un occhio di riguardo al governo degli Stati Uniti.

Dopo una panoramica rapida delle tracce migliori di Cover Up, possiamo concludere che questo è stato un album molto importante per i Ministry: è un'opera che riprende il sound originale della band, con l'aggiunta di nuovi elementi e di una componente più dark. Gli arrangiamenti delle canzoni scelte sono stati fatti in modo intelligente e l'interpretazione di Jourgensen è stata impeccabile. Tutte le tracce si presentano sotto una luce diversa, creando un effetto di continuità non sempre facile da trovare in un album di questo tipo. In generale, Cover Up è un must per i fan dei Ministry e di tutto il genere industrial metal.