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Artista: Morrissey Album: California Son


Anno: 2019
Tempo: 0:0-1

California Son di Morrissey: il perfetto album per gli amanti della critica musicale


Morrissey è uno degli artisti britannici più iconici degli anni '80 grazie alla sua voce inconfondibile e ai testi profondi e controversi. Il cantante si è esibito come solista dopo la dissoluzione degli Smiths, la band con cui si è fatto conoscere, ed è tuttora molto amato dai fan del genere rock e indie. L'ultimo suo album, California Son, è un lavoro che merita di essere esaminato a fondo per apprezzare l'arte dell'artista. In questo articolo, faremo una panoramica sulle migliori canzoni dell'album, il suo contesto e qualche critica al lavoro di Morrissey.

California Son è un album che sorprende fin dall'inizio. L'artista ha raccolto una selezione di brani di altri artisti, alcuni noti, altri meno, e li ha riproposti con la sua stampa personale. Da Bob Dylan a Dionne Warwick, da Roy Orbison a Gary Young, Morrissey è riuscito a dar vita a un capolavoro di arrangiamenti e interpretazioni. Fra le migliori tracce, possiamo citare Morning Starship di Jobriath, Wedding Bell Blues di Laura Nyro, Lady Willpower dei Gary Puckett & the Union Gap e Only a Pawn in Their Game di Bob Dylan.

Il contesto ideologico dell'album, secondo Morrissey, è quello di portare all'orecchio dei più giovani queste canzoni dimenticate ma che raccontano storie importanti per la cultura americana e mondiale. Nonostante questo sia molto apprezzabile, alcuni critici hanno visto anche dell'opportunismo dietro questa scelta, considerando il fatto che Morrissey in questi ultimi anni ha fatto parlare di sé soprattutto per alcune dichiarazioni politicamente scorrette.

Nonostante ciò, California Son è stato accolto bene dal pubblico e dall'industria musicale. Morrissey ha confermato il suo talento di cantante e di interpretazione, dimostrando ancora una volta di essere uno dei grandi nomi del panorama musicale contemporaneo. Anche le canzoni più iconiche di altri artisti hanno trovato nuova vita grazie alla voce inconfondibile di Morrissey, un tributo al potere che la musica ha di unire le generazioni e i mondi.

In particolare, una delle tracce più apprezzate dell'album è stata Days of Decision dei Phil Ochs, un inno alla protesta contro la guerra e in favore dei diritti civili. Morrissey ha deciso di perlustrare il testo della canzone, raccontando la storia dell'artista che si è suicidato a soli 35 anni. Un tributo che ha sfiorato l'emozione del pubblico e che dimostra quanto il cantante sia capace di cogliere l'essenza dei brani che sceglie.

Critici musicali di tutto il mondo hanno apprezzato l'album, soprattutto per la capacità di Morrissey di rendere le canzoni sue in modo autentico e personale. Allo stesso tempo, alcuni hanno criticato l'artista per alcune dichiarazioni politicamente scorrette e anti-immigrati. Ciononostante, questo album è uno spunto per approfondire il lavoro di un artista straordinario che ha fatto la storia del rock e dell'indie inglese.

Conclusion: In conclusione, California Son di Morrissey merita di essere ascoltato con attenzione e rispetto. Anche se l'artista è stato al centro di alcune polemiche, la sua musica rimane una gemma per tutti gli amanti della critica musicale e del rock. In questo album, Morrissey dimostra ancora una volta di essere un interprete unico e capace di rendere omaggio ai suoi predecessori in modo autentico e rispettoso. Un lavoro che va oltre il tempo e gli stili musicali, perché la musica è una forma d'arte che unisce e trascende le età e la cultura.