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Artista: Nazareth Album: Big Dogz


Anno: 2011
Tempo: 0:0-1

Big Dogz di Nazareth - Un album rock che non delude


Nazareth, il gruppo rock scozzese nato alla fine degli anni '60, ha prodotto una serie di hit negli anni '70 e '80. La band ha raggiunto il successo internazionale grazie alla loro interpretazione di canzoni blues rock, come Hair of the Dog e Love Hurts, che hanno continuato a caratterizzare il loro stile anche negli anni successivi. Big Dogz, l'ultimo album pubblicato dalla band nel 2011, mantiene questo stile blues rock che ha reso famoso il gruppo. In questo articolo, esploreremo le migliori canzoni dell'album e parleremo del contesto in cui è nato, offrendo alcune note critiche sulla band e sull'album.

L'album Big Dogz è riuscito a mantenere il blues rock su cui si è basata la carriera di Nazareth, fermo restando che la band sa come evolversi e non rimanere ferma al passato. La canzone aprirsi con la traccia Big Dog's Gonna Howl, caratterizzata da un suono pesante, perfetto per i fan del rock più duro. La canzone è una dichiarazione di intento della band, con la voce screziata del cantante Dan McCafferty che invoca la schermaglia di un cane da guardia molto grande (big dog).

Successivamente, la band consegna uno dei brani più interessanti dell'album, Claimed, una canzone sentimentale che riflette la vita della band: I don't want much, just enough to keep me on the road, canta McCafferty, il cantante dei Nazareth, con la chitarra che fa da sfondo alla sua voce.

In secondo luogo troviamo No Mean Monster, una canzone che porta avanti il fascino della band per gli animali (big dog e monstre senza significato) e la situazione umana. Il suono della chitarra è rigido, mantenendo il ritmo blues, ma si apre a un po' di piano, per far risaltare la melodia e il sound.

L'album continua con la traccia When Jesus Comes to Save the World Again, una ballata tenera, che potrebbe apparire un po' insolita per un gruppo di rock duro come Nazareth, dove il cantante, con la voce roca, carica la canzone di passione. La melodia è rilassante e il testo pieno di emozioni, eppure ha la forza emotiva del rock.

Infine, troviamo la canzone Radio, una traccia dal ritmo meno pesante rispetto alle altre dell'album, dove la band incontra il mondo della radio e la loro visione della vita (la radio chiama, la radio ti vuole). La voce di McCafferty esprime un tono malinconico, con una chitarra morbida che si fonde bene con le parole.

In sintesi, Big Dogz di Nazareth è un album apprezzabile per i fan del rock duro, ma anche per chi è interessato ad ascoltare la band in una forma più morbida e sentimentale. La band scozzese ha dimostrato di saper portare avanti il loro stile blues rock, innovandolo leggermente e portando avanti la loro passione per gli animali. Senza alcun dubbio, l'album coniuga perfettamente l'eredità del passato con le sfide del presente. In breve, l'album Big Dogz è una conferma delle potenzialità che ancora vivono in Nazareth.