Ho sepolto il mio cuore per darlo in pasto ai vermi. Dormiveglia. Una mano mi sfiora la gamba, un altro respiro che non e’ il mio. Trema la fiamma della candela. Ti vedo. Non sei un’ ombra ma sei un volto, i tuoi occhi hanno un colore lucente. Mi alzo, ora e’ un’ombra che mi segue. Specchio che mostra dai miei occhi un fiume di sangue. Nuoto. Resto a galla e mi aggrappo a quell’immagine riflessa allo specchio. Di chi e’ questo sangue? Sopravvissuta. Mi pesa la testa. Freddo. Mi sfiora la faccia. Ombra nera che aleggia in salotto. Chiudo l’armadio. Scia oscura che passa attraverso le porte, gira sotto al letto. Spettro fantasma. Presenza che riconosco. Mi copro con il lenzuolo fino alla testa. Ansimo.Sudo. Un soffio alza la coperta,mi stringe le mani,sussurra all’orecchio mentre la penombra di un nuovo giorno illumina la mia
lapide. Il mio cuore in pasto ai vermi.