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Artista: Danny Breaks Album: Another Dimension


Anno: 2003
Tempo: 0:0-1

Another Dimension di Danny Breaks: una recensione critica


Danny Breaks è un produttore britannico di breakbeat che ha raggiunto la popolarità alla fine degli anni '90. Con il suo album Another Dimension, uscito nel 1999, Danny Breaks ha consolidato la sua fama nel mondo della musica elettronica. Questo album è stato apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, grazie alla sua originalità e alla sua capacità di creare atmosfere uniche. In questa recensione critica, analizzeremo le migliori canzoni dell'album e daremo un'opinione sincera su questo lavoro di Danny Breaks.
Il genere musicale dell'album Another Dimension è il breakbeat, uno stile che si caratterizza per l'utilizzo di campioni sonori provenienti da diverse fonti, come film, programmi televisivi e vecchi dischi. Questo stile musicale è caratterizzato dal suono di una batteria elettronica che riproduce una serie di breakbeat: sequenze ritmiche di batteria e percussioni campionate da dischi di funk o soul music. Questo stile musicale è in grado di creare un'atmosfera stimolante, che si presta molto bene per ballare.
La prima canzone dell'album, intitolata The Bear, è una traccia di introduzione, dalle sonorità atmosferiche e ipnotiche, che lascia intendere il mood dell'intero album. La seconda canzone, The Jellyfish, è quella che ha riscosso maggior successo tra il pubblico, grazie alla sua ritmica coinvolgente e alla sua melodia orecchiabile. Questa canzone è molto simile a The Witness, traccia posizionata in fondo all'album, ma entrambe sono caratterizzate da un campionamento che ripropone un loop di una voce che ripete le parole Here's something for your mind, your body and your soul (Ecco qualcosa per la tua mente, il tuo corpo e la tua anima).
Una delle migliori tracce dell'album è sicuramente Alphabetical Response, una canzone composta da una serie di campionamenti vocali ripescati da vecchi film. La traccia è arricchita da un tappeto ritmico vibrante e da un beat di batteria energico, insieme a campionamenti di synth che creano un'atmosfera di suspense e di mistero.
Tuttavia, Another Dimension non è certo un album perfetto. Le tracce collocate nel mezzo dell'album, come Zap! e Droppin' Science Vol.1, rischiano di essere dimenticate in mezzo alle altre. Inoltre, alcuni ritmi potrebbero sembrare ripetitivi o noiosi, ma questo è un rischio che si corre con il genere musicale del breakbeat.
In conclusione, Another Dimension è un album che, nonostante qualche difetto, è riuscito a lasciare un segno nella musica elettronica degli anni '90. Danny Breaks ha dimostrato di saper creare atmosfere originali, utilizzando un genere musicale come il breakbeat, che era già stato sviluppato negli anni precedenti. Le tracce migliori dell'album, The Jellyfish e Alphabetical Response, dimostrano che Danny Breaks è stato capace di sperimentare proponendo inaspettati campionamenti sonori. In definitiva, Another Dimension è un album che merita di essere ascoltato, specialmente da coloro che amano i suoni sperimentali del breakbeat.