Artista: Bad Company Album: Rough Diamonds
Anno: 1982Tempo: 36:30
Rough Diamonds di Bad Company: Una recensione critica
Bad Company è un gruppo hard rock britannico formatosi nel 1973, noto per aver avuto come membro il famoso cantante Paul Rodgers, precedentemente nella band Free. Il loro album Rough Diamonds, pubblicato nel 1982, è stato il loro ottavo e ultimo lavoro in studio prima di un breve scioglimento della band. In questa recensione critica andremo a esplorare questo lavoro e a valutare la sua rilevanza nel panorama hard rock dell'epoca.
Il sound di Bad Company si caratterizza per un approccio classico dell'hard rock, in cui le chitarre e la voce sono i veri protagonisti. Rough Diamonds, tuttavia, non presenta molta innovazione rispetto ai loro lavori precedenti. In effetti, molte delle canzoni sembrano essere degli standard dell'hard rock, senza particolari guizzi o sorprese. Questo non vuol dire necessariamente che l'album sia una delusione, piuttosto che ci si aspetterebbe un po' di più da una band del calibro dei Bad Company.
La prima traccia, Electricland, è una buona apertura per l'album, con un riff energico e un coro orecchiabile. Tuttavia, manca un po' di originalità e potrebbe essere facilmente scambiata per una canzone di un'altra band dell'epoca. Painted Face è un'altra canzone abbastanza solida, ma anche questa non sorprende particolarmente. La voce di Rodgers, sicuramente uno dei punti forti della band, brilla soprattutto nelle ballate, come Lonely for Your Love e Hold on to My Heart.
C'è una traccia particolarmente interessante nell'album, ovvero Young Blood. Questa canzone ha uno stile più funk rispetto al resto dell'album, con un basso travolgente e un arrangiamento più creativo. Se gli Bad Company avessero sperimentato di più con questo tipo di sonorità, l'album avrebbe potuto avere un impatto maggiore.
Una delle critiche maggiori che si potrebbe muovere a Rough Diamonds è che manca di personalità. Le canzoni sono sì ben eseguite e prodotte, ma non sembrano avere un loro carattere distintivo. Questo rende l'ascolto piacevole, ma non lascia un'impressione duratura nel lungo termine.
In conclusione, Rough Diamonds è un lavoro dignitoso, ma chiaramente non all'altezza della reputazione che gli Bad Company si erano guadagnati nel corso degli anni '70. Sarebbe stato bello vedere la band esplorare nuovi territori sonori e osare un po' di più. Tuttavia, per gli appassionati dell'hard rock classico, l'album offre comunque buone canzoni e una voce straordinaria.
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