Artista: Black Sabbath Album: Tyr
Anno: 1990Tempo: 40:39
Una revisione critica dell'album Tyr dei Black Sabbath
Benvenuti, amanti della musica! Oggi parleremo dell'album Tyr dei Black Sabbath. Questo album è stato rilasciato nel 1990 e rappresenta il sedicesimo lavoro della band britannica. Conosciuti per il loro approccio heavy metal e per essere considerati i fondatori del genere, i Black Sabbath sono stati un gruppo di grande successo negli anni '70. Tuttavia, Tyr rappresenta un'evoluzione del loro stile musicale, che incorpora elementi di folklore nordico grazie alle radici celtiche dell'autore dei testi, Neil Edwards.
Il primo aspetto da considerare su questo album è il fatto che non sia molto conosciuto tra il vasto pubblico amante del metal. Questo è in parte dovuto al fatto che l'album è stato prodotto in un momento in cui i Sabbath erano già in una percezione di declino tra i fan dell'heavy metal vero e proprio. Inoltre, la mancanza di un singolo forte ha limitato la sua diffusione in radio e negli altri media. Tuttavia, l'assenza di un singolo eccezionale non significa che l'album non contenga grandi canzoni.
Il genere musicale di Tyr è senz'altro heavy metal, ma è un heavy metal che incorpora elementi di hard rock e di musica celtica e nordica. Ad esempio, la canzone Valhalla presenta un riff di chitarra che richiama direttamente alla musica folk celtica, mentre Hearts of Stone ha un incedere ritmico che ricorda più il blues che l'heavy metal. Nonostante la scelta di allargare i confini del loro genere, i Black Sabbath non hanno perso la loro potenza sonora, dando vita a una serie di canzoni che ancora oggi suonano come se fossero state scritte per questo momento.
Inoltre, Tyr presenta alcune delle migliori canzoni mai scritte dai ragazzi di Birmingham. In particolare, la canzone d'apertura Anno Mundi, con il suo riff di chitarra cupo e drammatico, è un capolavoro che ti colpisce al centro del petto. Anche Jerusalem, una reinterpretazione psichedelica dell'omonimo inno inglese, è una canzone molto riuscita che utilizza la tecnica di costruzione dei testi di Edwards per creare un'atmosfera struggente.
Per quanto riguarda le critiche, certamente Tyr non è un album per tutti. Non tutti i fan degli Sabbath saranno d'accordo con l'idea di una maggiore attenzione ai testi e alla costruzione delle canzoni con il folklore nordico. Tuttavia, il rischio di perdere parte del loro pubblico è stato superato dall'energia e dalla bellezza di questo album.
In conclusione, Tyr degli Black Sabbath merita di essere ascoltato almeno una volta nella vita, specialmente se si è fan dell'heavy metal e si apprezza la musica celtica e nordica. Nonostante la sua scarsa diffusione, il lavoro della band ci propone canzoni di grande bellezza e suggestione, con cui si coglie il tentativo di ampliare i confini del loro genere senza dimenticare la potenza della loro musica. Se vi piacciono le cose un po' diverse dal solito e volete ammirare un album che racchiude tutte le sfaccettature degli Black Sabbath, Tyr non vi deluderà.
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