Artista: Bran Van 3000 Album: The Garden
Anno: 2010Tempo: 0:0-1
Bran Van 3000 - The Garden: una recensione critica
Bran Van 3000 è un gruppo canadese nato alla fine degli anni '90, composto da numerosi membri che si sono avvicendati nel tempo. The Garden è il loro secondo album, pubblicato nel 2000, e presenta un mix di generi musicali che spaziano dal rock alla musica elettronica, passando per il trip hop e il reggae. In questo post, analizzeremo l'album The Garden di Bran Van 3000, esplorando le sue migliori canzoni e criticando i suoi punti deboli.
The Garden si apre con la canzone Astounded, che presenta un beat cadenzato e una voce soulful di Curtis Mayfield. Il pezzo riesce a incollare l'ascoltatore alla sedia fin dall'inizio, regalando un'atmosfera di beatitudine. La successiva Everywhere è una canzone con un'aria più elettronica, caratterizzata da un canto delicato e da un coro che dona un senso di spazialità al brano. Il primo singolo estratto dall'album è Discosis, dal groove contagioso e accattivante, che incarna al meglio l'anima del gruppo.
La parte centrale dell'album è rappresentata da More Shopping, Come On Feel The Noise e Speed. More Shopping è una canzone che inizia in modo molto intimo, con un pianoforte e una voce malinconica che si mescola a un'orchestra sinfonica. Come On Feel The Noise è invece una cover degli Slade, caratterizzata da un accenno di ska e da un sound più festoso. Infine, Speed è una canzone dal ritmo incalzante che sembra richiamare il mondo rave degli anni '90.
L'album si chiude con due tracce che sembrano chiudere un circolo. Lucknow è un brano caratterizzato da una chitarra acustica e da un testo malinconico. Grace è invece la traccia finale dell'album, la cui melodia e atmosfera sono un richiamo alla prima canzone Astounded. La voce di Curtis Mayfield ritorna, innalzando l'ultimo brano al livello di una conclusione epica.
In conclusione, The Garden è un album che sa di raffinatezza e di grande maestria. Bran Van 3000 è riuscito a creare un'opera che mescola svariati generi musicali, creando un'atmosfera che si mantiene fresca per tutta la durata dell'album. Se dovessi trovare un punto debole, questo potrebbe essere quello di non aver creato un singolo anthem, una canzone che resti nella mente dell'ascoltatore come un vero e proprio inno. Tuttavia, The Garden rimane un album che merita di essere ascoltato per la sua versatilità e per la bellezza dei brani che lo compongono, senza alcun dubbio un'opera da non perdere.
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